Avrebbe
dovuto pensarci bene prima di aprire quel pacco proveniente da Haiti e agire secondo il
protocollo: tuta sterile, guanti, mascherina.
Non aveva resistito, la voglia di potere lo aveva reso incosciente.
In ufficio, chiuso nella stanza dirigenziale, aveva aperto il pacco per impadronirsi della
fiala contenente il gas letale che criminali scellerati avevano inviato come prova,
chiedendo una lauta ricompensa per non utilizzarlo come arma di distruzione di massa.
Ovviamente, erano in possesso anche del vaccino.
Infilò la mano destra. Vuoto.
Aveva pensato ad una burla, ma subito dopo aveva avvertito che qualcosa non andava. Le
dita gli stavano diventando nere velocemente e quel colorito putrido si stava dirigendo
verso il suo braccio.
Niente gas: i bastardi avevano liberato un virus nel pacco.
Avrebbe dovuto tagliare immediatamente la parte infetta, ma non ne aveva il coraggio.
Linfezione gli stava corrodendo la carne e i nervi, facendolo muovere a scatti.
Un urlo di paura gli si bloccò in gola.
Senza pensare, preso dal panico rovistò con laltra mano sperando di trovare anche
il vaccino, ma non appena la ritrasse se la ritrovò già quasi nera come laltra.
Ora era troppo tardi anche per urlare. Era finito! Stupido uomo in cerca di gloria.
Si guardò riflesso nel vetro della finestra: il suo viso era pieno di pustole che si
allargavano a vista docchio scavandogli solchi sulle guance, aveva insolite occhiaie
profonde e, buon Dio!, i denti si erano assottigliati alla stregua di piccoli
aghi acuminati.
Barcollando lentamente fece il giro della stanza senza sapere più chi fosse, come un
burattino guidato da mani invisibili, con un unico desiderio: quello di soddisfare
lincontenibile impulso di affondare i suoi denti in qualcosa di puro.
Un brandello di carne marcescente cadde sul pavimento.
Lo calpestò avvicinandosi alla porta, in attesa di cibo da contaminare.
Nata a Roma, lavora come impiegata, ma la sua passione sono la scrittura e la fotografia. Ha pubblicato un libro, "Blu e rosso. Viola." che coinvolge i sentimenti parlando del morbo di Alzheimer e di come questa malattia possa trasformare una donna in gamba in un esserino docile e dolce. Le sue poesie vengono premiate in vari concorsi, inserite in Antologie, così come i suoi racconti.