Comunicato: giovane madre scompare in circostanze misteriose. Lascia un marito ed una figlia di soli due anni. Impossibile che abbia abbandonato volontariamente la famiglia. Tutte le ricerche sono risultate vane.
Ventidue anni dopo, la giovane figlia ventiquattrenne è prossima alla
laurea e sta preparando una tesi incentrata sul tema delle scomparse misteriose.
Annette sta uscendo dalla biblioteca. Si ferma pochi istanti sotto il cono di luce di un
lampione. Piccoli fiocchi di neve le danzano intorno inanellandosi come perle ai riccioli
rossi. Riprende a camminare ed affretta il passo sulla neve già attecchita.
Gira langolo in una via buia dovè costretta a rallentare, non fa in tempo ad
accorgersi che è troppo buia, che qualcosa non è come dovrebbe essere. Non fa in tempo a
sentire laria muoversi alle sue spalle, ad udire il tonfo sordo di due piedi che
leggeri si poggiano alle sue spalle.
Non fa in tempo a capire che è in pericolo. Un cappuccio nero le cala sulla testa e viene
allacciato forte intorno al collo, a malapena riesce a respirare.
E terrorizzata.
Sballottata.
Cade.
Senza cura viene trascinata a terra per diversi metri, caricata in un bagagliaio e perde
la cognizione del tempo e dello spazio, finché la colpisce un freddo intenso.
Qualcuno la carica su una spalla. Uninfinita caduta nel vuoto le fa pensare: sono
morta.
Il vampiro salta nel pozzo della miniera e porta con sé la sua
prossima vittima, una massa di riccioli rossi esce dal cappuccio nero che le ha calato sul
capo.
Beffardo le ridona la vista per pochi attimi, giusto il tempo che Annette si renda conto
di tutto. Il vampiro affamato, la morte prossima a venire, la testa imbalsamata della
madre in una teca a vetri insieme a quella di altre donne.
Occhi in quelli della madre muore.
Barbara Valdonio, torinese di nascita e romana di adozione. Appassionata di letteratura fantasy, romanzi storici e giochi di ruolo on line.