Breaking news

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Le agenzie stampa hanno appena battuto una nuova velina:
Trafugata la salma di Michael Jackson
La famiglia chiusa nel riserbo. Il legale designato: “Attendiamo una richiesta di riscatto.”

 

Immediatamente telegiornali lanciano servizi di repertorio, le troupe assediano Beverly Hills e i cronisti scovano improbabili testimoni.
Nuovi inquietanti particolari nel caso Jackson
L’ex custode dell’obitorio centrale confessa: “Quando ci venne consegnato il corpo di Michael Jackson era privo di alcune parti anatomiche.”

 

Ma, è noto, il clamore mediatico non dura a lungo: Wall Street crolla, la coppia Beckham è in crisi, l’uragano Charlize toccherà terra sulle coste del New Jersey...
Il caso passa in terza pagina:
Trovato morto il medico personale di Michael Jackson
La cameriera: “Il collo era piegato innaturalmente, gli occhi sbarrati dal terrore.”

Per poi finire sulla stampa scandalistica:
Jacko è vivo: ho viaggiato con lui nel cassone di un autocarro
“Aveva bisogno di un buon bagno. Gli ho anche offerto una birra.” dichiara autostoppista

 

Notte, un uomo osserva l’uragano oltre la vetrata, poi si volta verso l’ultimo reperto della sua collezione privata: in una teca di cristallo, illuminato da faretti alogeni, c’è il naso di Michael Jackson.
Solleva il bicchiere, brindisi silenzioso al successo; anche l’ultima “traccia” che poteva far risalire gli inquirenti fino a lui è stata eliminata.
Qualcuno bussa alla porta.
Veloce copre con un panno la reliquia e apre con cautela, ma non vede anima viva, solo tracce di bagnato sul pavimento del corridoio e un nauseabondo odore di morte. Le luci si spengono...

 

Breaking News:
Rinvenuto ad Atlantic City il corpo di Michael Jackson
I rapitori lo hanno abbandonato, integro, su di una panchina del boardwalk

 

E così passerà inosservato un trafiletto in cronaca:
Thriller al casinò Trump: ucciso noto collezionista
Gli investigatori: “La scena del crimine sembrava quella di un film dell’orrore.”

Giancarlo Manfredi