Aveva
tentato per giorni.
Non si era limitata ad arrendersi, come tutti, allevidenza che la vita per Michael
si era semplicemente fermata.
Doveva esserci un modo, si era detta, un modo per poter andare avanti, o tornare indietro,
in qualche misura.
Il suo Mike non poteva essersi semplicemente spento: forse era solamente andato altrove,
ma era qui e adesso che lei lo voleva.
Giorni nella casa sul lago, passati a sperimentare.
Aveva usato aghi, cannule, spinotti, sangue, corrente elettrica, qualunque strumento si
fosse rivelato utile.
Aveva sondato, iniettato, stimolato.
Fino al momento in cui, in preda ad una rassegnata stanchezza, aveva tentato di mettere in
pratica tutto assieme: una siringa nel cuore, una scarica ai muscoli e al cervello.
Ora rimpiangeva tutto questo, nei rari istanti in cui i pensieri riuscivano ancora ad
affluire alla sua mente.
Quanto tutto quello sarebbe ancora potuto durare?
Visioni a metà tra lillusione e lo sconforto, tra la realtà e quella sensazione di
sporco e sacrilego.
Non avrebbe dovuto provarci.
Lo aveva capito quando lo sguardo vuoto di Michael aveva incrociato nuovamente i suoi
occhi: non lavrebbe perdonata.
Aveva martoriato il suo corpo per giorni, senza capire che questi ancora provava dolore;
lo aveva instancabilmente violato, ferito, profanato.
Ora, rinchiusa in quella cassa di legno, sentiva lacqua insinuarsi tra le tavole,
mentre impercettibilmente affondava verso la morte.
Avrebbe potuto provare ad uscire, ma probabilmente solamente accelerando la fine di quella
agonia.
Il suo John... un non morto, lacqua fredda che mordeva già le ginocchia, la sua
vita in un film sconnesso davanti agli occhi.
Non riusciva a muoversi e lacqua filtrava, salendo e facendole perdere sensibilità.
I vestiti le rimaneva appiccicati alla pelle, e tutto il corpo tremava, per il freddo
forse, o per la paura.
Poi uno schianto, e solo più unoscura profondità.
Laureato in Economia Aziendale allUniversità degli studi di Torino con 110 e lode, ho intrapreso la mia vita lavorativa dapprima in una primaria società di revisione per tre anni circa, e quindi nel campo amministrativo di compagnie di assicurazioni. Numerose le mie passioni: la bicicletta, la tromba, il jazz, la scrittura, le miniature, la birra, gli amici, lo star bene, la felicità.