Guardava nello specchio, assorta, ma ciò che guardava non la convinceva, non lo conosceva. Peli, nientaltro che peli, impossibile distinguere un volto. Gli occhi, penetranti, con quella strana pupilla, animalesca, vorace a tal punto che le sue vittime vi sarrendevano da subito. Si lasciavano cullare da quello sguardo così profondo, abbandonandosi alla frenesia di quelle unghie che squartavano senza pietà e senza esitazione, affondando nei corpi le donavano un piacere sublime, ineguagliabile.
Adorava fissare le vittime negli occhi prima del colpo finale, per strappare loro lanima umana senza dover più attendere il plenilunio per diventare donna.
Sono nata a Carrara 40 anni fa, una cittadina circondata dal marmo, dove si vive e si lavora principalmente per la grande pietra bianca troppo spesso macchiata dal sangue dei cavatori. Amo scrivere, lo faccio a tempo perso e soprattutto quando sono sola e ispirata dal rumore dei miei pensieri spesso troppo veloci per essere trascritti. Scrivo per gli amici principalmente e per chiunque abbia voglia di leggere.