Mi
sveglio.
Movimenti attorno a me. Luci fortissime.
Non ricordo nulla!
Luccichio di strani strumenti acuti e taglienti mi accecano.
Uomini verdi mi guardano dietro i loro occhi vitrei.
Le loro mani su di me sono sporche di sangue. Il mio?
Stanno cucendo il mio torace. Sento lago trafiggermi, il filo passare attraverso la
carne.
Non posso parlare, né muovermi.
Non sento neppure il mio respiro.
Una mano scende sul mio viso, chiude le mie palpebre.
Adesso non vedo più nulla.
Ciò che odo, però, mi terrorizza.
Allobitorio, disse il chirurgo addolorato, sfilandosi la cuffietta verde e la mascherina.