Odiava
alzarsi di notte, ma aveva una sete pazzesca. A tentoni raggiunse la cucina e pescò la
prima bottiglia sottomano, vuota. Dalla cassetta ne sfilò unaltra, vuota pure
questa. Al diavolo, si sarebbe attaccata al rubinetto, ma non uscì una sola goccia
dacqua e di scatto aprì gli occhi, era solamente un sogno. Accese la luce e ad un
tratto, mentre andava a bere, le apparve davanti un uomo, sembrava il suo vicino, ma non
nera sicura, laveva sempre incrociato di sfuggita - Che ci fa qui? - le venne
da dire, lui non rispose e con una mano nascosta dietro la schiena, avanzava a piccoli
passi. Indietreggiò fino a che si ritrovarono in camera.
- Cosa vuole? - lo pregò.
- Sono venuto a prenderti.
- No, ho ancora così tante cose da fare...
- Non avresti mai dovuto alzarti.
- Ti scongiuro, lasciami vivere! - e scoppiò in lacrime.
Posò la pistola sul letto, la strinse a sé e le diede un bacio. Subito dopo, lei
afferrò larma - Si può uccidere qualcuno che è già morto? - gli chiese e sparò.
Sgranò gli occhi, stava di nuovo sognando. Accese la luce e prima di uscire dalla sua
stanza guardò fuori, via libera e corse dritto in cucina. Tutto dun sorso mandò
giù un bel bicchierone dacqua e tornò a letto. Si coprì fin sopra la testa e
prese sonno.
Quella notte tirava un gran vento, ad un tratto sentì sbattere unanta
contro la finestra, si svegliò di colpo. Andò subito ad accostarla, anche se ricordava
di averla chiusa e non appena si voltò, di nuovo lui. Gridò a squarciagola, quando aprì
gli occhi stava ancora urlando. Era tutta sudata e tra qualche ora avrebbe dovuto alzarsi,
si girò dallaltra parte e si addormentò di nuovo. Lindomani, quando uscì di
casa, incontrò il suo vicino - Buongiorno - le disse appena la vide.
- S... salve.
- Prende lascensore? - le chiese.
Annuì, lui le aprì gli sportelli ed entrarono. Era la prima volta che lo vedeva bene in
viso e mentre loro scendevano, qualcuno al piano di sopra, proprio di fronte alla sua
porta, stava uscendo di casa.
Una volta lessi una citazione, era di Paul Auster e diceva: Le storie capitano solo a chi le sa raccontare... Chi scrive non può sottrarsi alla tentazione di riconoscersi in queste parole, è vero, ogni scrittore vede germogli di possibili storie spuntare un po dovunque. Mi chiamo Tiziana Foglio, sono nata il 21 giugno del 1982 a Foggia, e sono una laureanda in lettere moderne. A parte i travestimenti e gli scherzi... Scrivere è la mia grande passione. Mi sono classificata al primo posto nel concorso Optimi Scripotres indetto dallAssociazione Area Nuova di Foggia vincendo la pubblicazione del racconto su un giornale locale, al terzo posto nel concorso letterario La Clessidra bandito dalla Global Press di Terni, infine, è stato pubblicato un mio soggetto cinematografico sul fascicolo n°60 della collana Scrivere edita dalla De Agostini. A pari merito con la scrittura, cè sicuramente il teatro, studio, infatti, recitazione da diversi anni e conduco dei laboratori di animazione teatrale per bambini.