S'intravedeva
il sole tramontare e qualche pipistrello svolazzare. Non so per quale oscura ragione il
mio cammino venne intralciato. Mi ritrovai in quellorrido antro. Cera una sola
finestra, oscurata in parte dalledera arrampicante. Lei era lì, mi osservava. I
raggi rossastri del sole le illuminavano il mostruoso volto. Si accingeva a pronunciare
parole di una lingua a me sconosciuta... e la notte scendeva.
Le ragnatele riempivano gli angoli della fredda stanza. Dalle fessure del muro sbucavano
indisturbati ratti dallaspetto mostruosamente trasformato dal buio. Piccole
scintille provenienti dal calderone colorivano pian piano quel che lei chiamava cena.
Quella misteriosa donna continuava a ridere tra le sue labbra. Sembrava divertirsi molto
nel punzecchiarmi con quellago lungo e arrugginito, dai cui spigoli gocciolava il
mio caldo sangue... e la notte scendeva.
Il suo sguardo improvvisamente cambiò. Il suo volto irradiava tremenda freddezza. Una
nube di fumo si sollevò dal calderone, prese forma in aria e velocemente mi avvolse.
Loscura dama ricominciò a ripetere strane e incomprensibili formule. Iniziai a
volteggiare in aria. Vibrava in me la sua risata beffarda e mostruosa... e la notte
scendeva.
La nube mi avvicinava sempre più al calderone, laddove galleggiavano strani frantumi di
carne in un liquido verdastro. Iniziai pian piano ad entrare in quell'orribile pentola.
Mentre annegavo in quel viscidume compresi che ormai era notte fonda. In un attimo le
immagini più significative della mia vita mi passarono davanti, velate dalle mie stesse
lacrime. Provai invano di allentare quella stregata presa, ultime forze sprecate. Ero
affannato. Ero terrorizzato. Il viscidume mi sommergeva, davanti a me unannebbiata
visione di quellorrenda strega che mi stava uccidendo. Esalai il mio ultimo respiro
e sprofondai nel calderone. Bocca e occhi ben serrati. Sentivo le braccia venire meno.
Nella mia tomba i ricordi del mio ultimo Halloween.
Mi chiamo Giuseppe Guardato, vivo in un piccolo paesino alle falde del Vesuvio, Ottaviano. Nella vita studio al liceo scientifico e mi dedico alle arti drammatiche e cinematografiche. Ho recitato da protagonista in un cortometraggio e in futuro mi dedicherò professionalmente alla cinematografia. Nel tempo libero adoro scrivere e leggere, mi piacerebbe pubblicare qualcuno dei miei libri scritti finora; mi dedico al giornalismo settimanalmente con la mia parrocchia e con la scuola. Nel campo sportivo ho giocato per due anni a pallavolo in serie C. Ho preferito abbandonare per ampliare i miei studi scolastici e dedicarmi al teatro. Parlo inlgese, francese e spagnolo.