Caro
Alberto
È a te che mi rivolgo perchè sei lunico che potrà aiutarmi.
Anche se il destino ci ha diviso e non ci sei più, mi hai lasciato dei doni bellissimi.
I nostri piccoli, Giada e Matteo.
Adesso hanno sette e otto anni, sono stupendi e assomigliano entrambi a te.
Ho promesso che li avrei portati nella nostra baita in montagna, il luogo in cui li ho
concepiti ricordi? Ora è lì che mi aspettano, nascosti al sicuro... almeno spero.
È stato dichiarato lallarme rosso. Le autorità hanno raccomandato di chiudersi in casa e di non uscire per nessun motivo. Si tratta a questo punto di unepidemia su scala mondiale.
Questi esseri non si fermano davanti a nulla, sono veloci,
violenti e famelici. Nel cuore della notte li sentiamo urlare, si cibano di carne umana e
chi riesce a salvarsi dopo un solo morso è destinato a diventare uno di loro. Non esiste
una cura.
Lintero quartiere è già stato contagiato. Ieri ho dovuto uccidere la signora
Caserti ed il signor Petroli... i nostri vicini.
Riversi nel prato, non hanno più niente di un essere umano, gli occhi vitrei e iniettati
di sangue, la violenza scritta nel volto. Come loro altre migliaia di persone stanno per
soccombere in questa apocalisse... sembra che ormai qui, è solo la speranza la prima a
morire.
Continuerò a lottare per noi, per Giada e Matteo, anche a costo di
ammazzare ancora.
Sto caricando il fucile da caccia che ti aveva regalato tuo padre, mi dicevi sempre di
essere una moglie fantastica... ora voglio essere una mamma fortissima.
Vado a prendere i nostri bambini perché so che nelle strade intrise di morte e paura tu,
amore mio, veglierai su di me.
Ti amo... per sempre tua
Anna.