Emilia
sferrò un calcio allauto fermatasi in una strada deserta, proprio di notte.
Sincamminò in strada in cerca daiuto, scorse un viale che portava
allingresso di una villa circondata da statue dalla figura spettrale.
Erano dodici statue di donne dalle sembianze sinistre, disposte a cerchio. Provò paura,
pensò di tornare indietro, ma ormai era lì, decise di procedere ugualmente.
Scorse un piedistallo vuoto al centro del cerchio delle statue, si avvicinò incuriosita,
improvvisamente, due braccia lafferrarono immobilizzandola sul piedistallo.
Le statue si animarono, trasformandosi in streghe dai capelli lunghi, le mani ad artigli,
gli occhi rosso fuoco. Le arpie sghignazzavano, ridevano stridulamente, emettevano un
suono gracchiante come i corvi. Cercò di allontanarsi, ma i suoi piedi erano come
incollati al piedistallo, le membra simili al marmo.
Urlò, ma nessuno poteva sentirla.
Comprese che le streghe invocavano qualcuno, ripetendo frasi incomprensibili, il
presentimento si trasformò in realtà, davanti a lei apparve una creatura orribile.
Gocce di sudore le imperlavano la fronte, lurina le bagnò le gambe.
Lessere mostruoso aveva un aspetto animalesco, le mani ed i piedi con artigli, il
corpo ricoperto da folta peluria.
Si accostò, la denudò con gli artigli, procurandole delle lacerazioni sul corpo, la
leccò con la lingua lunga e biforcuta.
Emilia gridò di dolore e raccapriccio.
Capì che le streghe lavrebbero offerta in sacrificio alla loro divinità.
Sentì gli artigli dellessere mostruoso conficcarsi nel suo corpo, la vita
abbandonarla.
Non voleva morire.
Fu lultimo pensiero.
Divenne il macabro pasto delle streghe e della loro divinità.
Le streghe sottrassero la vita ad Emilia per riprendere la loro.
Le statue del giardino scomparvero, solo i piedistalli rimasero nel viale.
Di notte, vicino alla villa, si sentono ancora le urla di terrore della povera Emilia.
Dipendente comunale, sposata, una figlia adolescente. Amo molto leggere, di solito preferisco thriller, gialli ed horror, anche se non disdegno autori classici o la saggistica.