Nel vuoto dei Dannati

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2008 - edizione 7

In piedi sulla balaustrata di marmo da cui osservare dall’alto verso il basso: la notte, le ombre, le fiamme, i dannati con ululati dei mannari.
Dove le chitarre suonano sempre e le urla ossesse diventano canto.
Questa è la Terra del Caos e Lei è la padrona. Per una notte. La notte immortale.
Con quei lunghissimi capelli rossi come sangue, avvolta dai mille veli neri di un corpo che precipitava nel vuoto. La bocca ridotta a sussurro penetrante e seducente nel vento straziante:
- Toccherò il fondo dei dannati questa notte!
Fece un passo avanti e Lui la vide precipitare nel Caos del Nulla. Corre nella sua direzione per tuffarsi disperato. Gli mancava il respiro. Con se il dannato timore di non farcela. Panico. Sudore. Ansia che gli costò caro per pronunciare:
- Bleeding night, baby!
- Che creatura siete?
- Una che vi seduce, vi angoscia, vi divora.
- Provateci.

Lei passò su di lui, schiavizzandolo. Il vampiro incredulo quasi da quella soprafazione della mezza vampira e creatura.
Lui che non aveva pietà per nessuno, ora si sentiva impotente. Vittima.
“Denti... Labbra... Ogni morso è sempre più aggressivo, insaziabile di questo... Io che non riesco a respingerla... Perché? Sarà terrore? Spero che non finisca mai!”
Era lì. Che lo mordeva ovunque, lasciando profondi solchi nella pelle. Strappava tutto a morsi. Le sue mani erano sporche di sangue in quella pozza. Quelle labbra nere che diventavano sempre più rosse che colava dai suoi vestiti. Il suo corpo che gemeva sopra quella oppressione. Mille dubbi. Il sangue che le colava ovunque. Gli occhi allupati che mettevano terrore.
Un eccitante bacio che in realtà era solo un morso, strappandogli le labbra. Si leccò le dita, ripulendosi la bocca, soddisfatta d’averlo sventrato.
- Peccato che sia finito.
Fissando le cavità oculari ormai vuote.

Martina Esposito

Sono nata a Napoli il 17 Febbraio 1992. Sono una studentessa del terzo anno di programmatori dell’istituto ITC Cesare Pavese. In passato ho vinto la borsa di studio 2006 “La ricerca della pace nel mondo” istituita nel mio paese per aver scritto un buon tema. Mi piace tanto scrivere, mi piace trasmettere le emozioni con le parole per le persone che mi ascoltano. Infine mi fa sentir meglio con me stessa, alleggerendomi. Ho da sempre avuto una buona fantasia ed infatti sto cercando di scrivere un libro. Ho scritto anche qualche articolo per il giornale delle scuole medie.