Polvere d'argento

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2008 - edizione 7

I licantropi giravano intorno al capanno di legno ringhiando furiosi: Alex e i due compagni erano riusciti ad attirarli lì vicino, e la bomba di Carl era quasi terminata. Il vento soffiava la sua furia notturna, e i mostri non osavano avvicinarsi: Alex e Maya sparavano a vista con proiettili d’argento. “Abbiamo ancora due colpi” disse Alex: il sudore colava sul suo viso magro e scavato, facendo risaltare una lunga cicatrice, regalo di un licantropo. Quello era l’ultimo branco della regione, e andava eliminato ad ogni costo: la guerra segreta tra umani e licantropi volgeva finalmente al termine.
All’improvviso, un mostro attaccò: “Alex!” urlò Maya. Il licantropo squarciò con gli artigli la parete del lato ovest, ma Alex gli tranciò l’arto con una mannaia d’argento: l’infezione provocata dal metallo lo uccise sul colpo.
“Carl! Maledizione! Quanto manca?” urlò Maya, con i corti capelli neri intrisi di sudore. Aveva solo vent'anni, ma coraggio da vendere.
“Ci siamo: la polvere d’argento è nella bomba... siete pronti?”

I compagni fecero un disperato cenno di assenso. “Sparate!” disse Carl e fecero fuoco uccidendone due. Spararono quindi proiettili normali, ma i mostri cadevano e si rialzavano immediatamente. Compresa la disperazione degli umani, i licantropi si scagliarono su di loro.
“ORA!” gridò Carl unendo i cavi elettrici: una fiammata illuminò la notte, portando i mostri con sé. Quelli con ferite lievi vennero infettati a morte dalla polvere d’argento.
Alex e Carl morirono sul colpo; Maya, invece, perse entrambe la gambe: non avrebbe camminato mai più.
Forse.
Dopo alcune settimane, la ragazza iniziò a sentire uno strano formicolio, come se qualcosa, dentro le ossa, si stesse muovendo per tornare a crescere.
Bastava aspettare la prossima luna piena.

Fabrizio Mallarino

Laureato in Economia e Commercio, svolgo la professione di Dottore Commercialista, e nel tempo libero mi dedico alla scrittura e alla lettura (John Fante, Calvino e Erri De Luca su tutti).