Respiri

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2008 - edizione 7

Camminava senza una meta precisa.
La sua coda dell’occhio registrò per prima che qualcosa non andava.
Fece ancora qualche metro prima di fermarsi di botto.
Tornò indietro.
Alcuni sbuffi di fumo provenienti da un pick-up parcheggiato attirarono la sua attenzione.
La sua mentalità razionale gli fece domandare cosa potesse essere.
Forse il proprietario aveva lasciato il motore acceso?
Scosse la testa... il fumo non proveniva dal tubo di scappamento.
Forse il sole stava facendo evaporare l’umidità dell’asfalto?
Nemmeno, il fumo sembrava concentrato solo su quel particolare punto.
Una perdita di gas?
Si avvicinò per odorare, nulla.
Si alzò scuotendo la testa.
“Sembra un respiro”
Scattò all’indietro con un balzo, la bocca impastata e un rivolo freddo che gli scivolava lungo la schiena.

Si costrinse ad emettere un risolino forzato, quando si rese conto di essersi spaventato per il tono della sua stessa voce.
Aveva bisbigliato... eppure alle sue orecchie era giunto come un urlo.
Ma dove diavolo erano finiti gli altri rumori?
Si guardò intorno, sgranando gli occhi terrorizzato.
Sembrava che ogni forma di vita fosse scomparsa.
Mentre il silenzio diventava assordante, colse un basso ringhio.
Si voltò verso l’asfalto che respirava... perchè quello era un respiro non aveva più dubbi.
Il tombino vicino si aprì come un occhio e la grata sottostante si spalancò come le fauci di un antico divoratore di carogne.
Avvertì un risucchio, poi il pick-up scomparve.
Urlò con quanto fiato aveva in gola e corse via: gli occhi schizzanti dalle orbite, i capelli ritti come aculei di un porcospino.
Qualche ora più tardi un giovane automobilista avrebbe dichiarato che quell’uomo era sbucato improvvisamente in mezzo alla strada, che aveva cercato di evitarlo e che era scappato per paura.
Per la polizia non sarebbe stato altro che l’ennesima vittima di un pirata della strada.

Francesca Faramondi

E' sempre difficile riassumere in poche righe la propria vita. Mi è sempre piaciuto scrivere e non perdo occasione di mettermi alla prova. Sono laureata in Scienza della Comunicazione e ora sto studiando per prendere la laurea specialistica in Innovazione e Sviluppo. Da poco meno di un anno lavoro in una casa editrice e contemporaneamente faccio l'istruttrice di nuoto in una piscina d'Acilia. Non mi piace stare con le mani in mano e cerco sempre di trovare cose nuove da fare che stimolino la mia fantasia e mi permettano di scrivere sempre nuovi racconti.