Non profanate Linda Westmacott

2° classificato al concorso "Premio Scheletri", 2016 - edizione 8

La cantina ti appare più disabitata che mai. Nel silenzio della moquette polverosa che spenge il rumore dei tuoi passi giunge il lamento soffocato della prigioniera. Sembra Ann Darrow nella scena del sacrificio a King Kong. Catene che la bloccano nel più recondito angolo della cantina. Braccia a V. Gambe aperte a mostrare pelo pubico e labbra vaginali lunghe e sottili. Brandelli di tessuto da cui spuntano fiorenti tette e turgidi capezzoli. La sensazione che provi non riesci a descriverla. La cosa ti opprime il petto, ma sai che lei sarà la tua cura. La luce divina dopo anni passati nelle tenebre.
Ti muovi nella giungla di ragnatele. I ragni non ti spaventano. I ragni ce li hai nel cervello. Piccoli. Neri. Velenosi. Brulicano nelle tue pareti craniche e non riesci più a tirarli fuori.
Sorpassi un mobile incasinato di giornali. I titoli su Linda Westmacott ti torgono le budella. Ti montano la rabbia facendoti impazzire. Linda Westmacott non è scomparsa. Non è morta. Dannazione! Linda Westmacott è ancora viva.
Sei davanti a lei. Dal bavaglio sulla bocca scendono fili di bava. L'accarezzi. Le asciughi le lacrime. E' spaventata. Fragile. Bella senza limiti. Le acchiappi i seni e ne lecchi i capezzoli. Lei ribalta gli occhi all'indietro. Geme dal piacere mordendo il bavaglio. Percorri il suo splendido corpo con la tua ruvida lingua. T'inginocchi. Le stringi il culo e affondi la bocca nell'umida fornace. Bastano leggeri movimenti di lingua per rendere più intensi i suoi ansimi. Il clitoride è come un bocciolo di rosa sul punto di fiorire. E' il momento. Ti attacchi a lei con tutte le forze mentre il suo corpo diviene preda di violenti spasmi e la fica palpitante espelle l'elisir tanto atteso.
Giunge il lampo. La folgorazione. Invii lo sguardo alla scrivania. Un abatjour accesa. Un specchio che luccica nel buio come un miraggio. Una macchina da scrivere con incastrato un foglio bianco. Come il nulla. Come il vuoto che ti ha divorato per anni. Ma l'hai recuperato. L'estro. Il fervore. Lo senti di nuovo dentro. Ce l'hai fatta. Dopo tanto tempo hai ritrovato la tua Musa Ispiratrice. Sottratta dalle grinfie di un miserabile poeta. Rinchiusa nella tua cantina.
La lasci riposare nel suo stato di sfinita quiete. Presto avrai bisogno di una seconda dose, ma per adesso sei sazia. E' l'ora di sedersi. Ti guardi allo specchio. Sembrano passati secoli dall'ultimo romanzo. Il tuo volto è un concentrato di rughe. Con la bocca lubrificata dall'umore fecondo, affronti la pagina bianca. Accarezzi i tasti della Underwood. Duri. Rotondi. Poi... l'immortale ticchettio. Forte. Convinto. Rapido. Sciolto. Ti senti riavere. Non sei scomparsa. Non sei morta. Linda Westmacott, la più grande scrittrice di romanzi rosa sta per tornare. Le luci della ribalta ti aspettano. Ma non commetterai di nuovo lo stesso errore. No. Stavolta sarà diverso. Stavolta lei resterà con te. Per sempre. Prigioniera nella tua cantina. Pronta a donarti il suo magma creativo, ogni volta che lo vorrai.

Stefano Rossi