Contagio

Racconto per il concorso "Horror T-Shirt", 2008 - edizione 4

Uscirono col buio.
Larve generate dalla spazzatura imputridita sotto un sole cocente.
Strisciarono fuori dai rifiuti divorando le carcasse in decomposizione rimaste lì da quando il disgustoso olezzo di marciume aveva invaso la città diffondendo quell’infezione devastante che aveva decimato la popolazione.
I denti scorticarono l’ultimo lembo di carne del cadavere: sapore nauseante, ma poco importava alle creature.

Le vesciche comparse sui corpi nei giorni del contagio si aprirono vomitando nettare prelibato per le loro lingue.
Si alzò il vento.
I bacilli del virus iniziarono inesorabilmente a spostarsi oltre i confini di quella landa deserta, una volta chiamata metropoli.

Marcello De Angelis