Cacciatore
e preda sono uno di fronte all'altro.
L'inseguimento è giunto al termine.
La preda è immobile. Il muso è pulito, ma nell'aria si respira ugualmente l'odore del
sangue delle sue vittime.
Il cacciatore carica la sua pistola e la punta.
Esita a sparare. La mano trema.
È facile! Un colpo solo e quel maledetto licantropo sarà morto!, ripete a se
stesso, cercando di farsi coraggio.
La mente è sicura, ma il corpo ha paura.
Respira con affanno mentre dall'altra parte dello specchio due occhi luccicanti di gioia
maligna lo osservano, lo deridono, lo sfidano a premere il grilletto.