Una passeggiata notturna era lideale per smaltire la sbronza dei festeggiamenti post laurea. Pensavo ai regali ricevuti: fiori, preziosi, orologi... Lululato fermò i miei passi. Per un istante anche il mio cuore. Il secondo fu più forte, più vicino: non ero solo. Il terrore mi amputò lanima, il petto scalpitava imbizzarrito. Brutale, rabbioso, un colpo mi scaraventò a metri di distanza.
Fiori, preziosi, orologi... Fissai le pupille senza tempo del mostro che mi stava dilaniando e, prima che potesse gustare il suo pasto, gli conficcai nellocchio il regalo più gradito: la penna dargento. Morì, rischiarato dal plenilunio. Ma io no.