L'auto

Racconto per il concorso "Horror T-Shirt", 2008 - edizione 4

Finalmente, la mia auto giallo fiammante!
Dopo anni di terapia e psicofarmaci sono guarito.
Vedevo mostri e sentivo voci che non esistevano.
Erano cose generate dalla mia mente, dicevano i dottori.
Sono guarito, posso guidare.
Salgo, il motore parte rombando, premo l’acceleratore fino in fondo.
Un respiro ansimante dietro me; poi delle voci.

Non ho il coraggio di voltarmi, non c’è nessuno dietro a me.
Nooo, una mano tocca la spalla, dallo specchietto vedo due zombie.
Sterzo a sinistra dove la curva va a destra.
Grida!
Boato!
Molti ricordano quel novembre in cui un taxi si gettò nel vuoto.

Paolo Borzini

Sono nato a Pavia nel lontano 1966, una sera d'Agosto in mezzo a zanzare, rane e risaie. Sono cresciuto leggendo di tutto, dai classici "mattoni" a tutto quello che aveva una rilegatura. Per seguire le orme di famiglia, bisnonni e nonni pasticceri e parenti ristoratori, ho frequentato alle medie superiori la scuola alberghiera (IPAS) di Salsomaggiore Terme. L'attività di cuoco, durante le vacanze estive (per gli altri) mi ha permesso di seguire quello che poi è diventato il mio lavoro, l'informatica. Nel 1983 avevo già quattro computer diversi a casa e programmavo in tre linguaggi. Sono passati cinque lustri e le cose non sono cambiate di molto, divido ancora il mio tempo tra computer, console, leggere e scrivere. Forse l'unica cose che è cambiata relamente è la dimensione dello spazio occupato da tutti i libri e computer accumulati in questi anni.