Si destò da un sonno di cui non aveva spiegazione. Non nel suo letto, ma in un selciato immerso nella penombra. Nellaria regnava un tale odore di morte da spingerlo allazione. Imboccò una rampa, giungendo in una stanza trafitta da una lama di luce.
Sullo sfondo baluginava qualcosa. Avanzò lentamente. Una mano sullinseparabile coltello incrostato di sangue. Un passo... un secondo... un volto emerse dal buio, mentre un urlo frantumò il silenzio. Vide fauci spalancate e un muso contratto in un raglio di battaglia. Fu un attimo, lessere si sfaldò in un frastuono di schegge: il coltello era stato lanciato...