Era buio... camminava tenendo la mano appoggiata alla parete, ma non per sorreggersi... solo per sentire sotto le dita la presenza di qualcosa di concreto... eppure non riusciva più a sentire la presenza del suo corpo... era come se fosse diventata un parassita... si muoveva, ma non percepiva il suo respiro, laffanno della corsa, non sentiva più nemmeno quel suono stridulo simile ad un ghigno che laveva fatta correre sino a lì... eppure in quel vicolo che odorava di immondizia iniziava a percepire la presenza di un sapore nuovo... che le attanagliava il cervello e le viscere, un morboso desiderio le stava nascendo dentro... e la paura si mescolava a quel desiderio rendendolo vivo in lei... un istante, uno strattone al braccio che a malapena percepì, lasfalto che rapidamente si avvicinava ai suoi occhi ed un suono di tessuto che si lacera... ed un volto maligno che inizia a tastare il mio corpo... ed io sono come uno spettatore di quella scena...
ridivento padrona delle mie sensazioni solo quando percepisco sulle mie labbra quel sapore meraviglioso, un liquido vischioso che inebria il mio spirito, e solo allora mi accorgo di quel corpo esanime a terra, di quel ghigno trasformatosi in terrore... solo allora mi accorgo di non avere più quella sensazione opprimente che mi attanagliava le viscere, di quella sete che faceva vibrare il mio corpo nel contatto con altre persone che io cercavo di inibire... e la sensazione di benessere che mi pervade violenta...
Enzo Jr. Dessì, nato a Napoli nel 1977, ove lavora come ingegnere strutturista per una società di ingegneria. Scrive, ma non pubblica, disegna per il solo gusto di farlo e dipinge miniature per hobby, oltre a leggere. Non pensa un domani di pubblicare nessun lavoro letterario. Almeno per ora. E deve al buio dei vicoli ed alla solarità delle persone di Napoli ogni sua ispirazione.