Si svegliò
sotto una luce soffusa, gli infissi erano chiusi, solo una piccola lampada da lettura
illuminava la stanza. Aveva scarsi ricordi della notte precedente: la strada buia
illuminata dalla luna, il locale dove aveva conosciuto una ragazza; dopo tutto si
interrompeva. Stralci di conversazioni risuonavano nelle sue orecchie, ma nulla di
palpabile si poteva trovare tra i ricordi della sera precedente. Decise di alzarsi dal
letto dove dormiva, era sporco di sangue: non provò paura, strano, aveva sempre avuto
paura del sangue. Si guardò attorno, la camera era vuota, solo un letto nel mezzo. Un
senso di ansia si impadronì di lui, provò il desiderio di correre, poi, un rumore; si
fermò, immobile. Era una specie di grido, uscì dalla stanza correndo per scontrarsi con
un buio denso, impenetrabile. Sentì un odore, era di una donna, tutto divenne rosso.
Sentì qualcosa di caldo scorrergli in gola, era sangue.
Piaciuto il pasto? Una voce femminile. Sentì limpulso di ucciderla;
aprì glocchi e la vide: era morta, pallida fra le sue braccia. Gridò. Hai
paura? Ancora la voce femminile, ironica.
Si girò, e la vide: la ragazza della sera precedente, ferma di fronte a lui, occhi negli occhi, sorrideva. Era davvero bella, capelli biondi lunghi, occhi verdi. Hai la bocca sporca disse sorridente, tirò fuori un fazzoletto e gli pulì la bocca. Non poteva distogliere gli occhi da lei, tutto passava in secondo piano: il letto insanguinato, il sapore del sangue nella sua gola, la ragazza morta fra le sue braccia e... E la sua immagine che non si rifletteva nello specchio. Distolse gli occhi da lei e si avvicinò allo specchio: niente, non vi si rifletteva nulla. Stava piangendo, eppure non lacrimava. Su, su disse lei, abbracciandolo dolcemente Allinizio è sempre difficile, non sei più un uomo, sei un vampiro.
Edoardo Ttoso, 20 anni, studente universitario di lettere a Ca Foscari, università di Venezia. La mia vita si è svolta abbastanza tranquillamente, al liceo ho frequentato un paio di corsi di teatro; è da qual che anno che scrivo, sia poesia che narrativa. L'unica cosa particolare della mia vita è aver scelto come prima facoltà fisica a Padova e dopo essere passato a lettere a Venezia.