Silvia

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2007 - edizione 6

«È troppo bello, altro che pizza e birra con gli amici. Adesso gli faccio vedere io a quei morti di sonno». Questi e simili pensieri si agitavano nella testa di Giorgio Canali il giorno del suo diciottesimo compleanno, il primo in servizio con la Legione. Fucile in spalla, seguiva con passo svelto il drappello lungo via dei Fori Imperiali, direzione Domus Aurea. Da lì avrebbero fatto fuori un bel po’ di quei dannati zombi del Colosseo, pensava.
Finalmente si sarebbe sbarazzato di quei bastardi infami. Magari avrebbe beccato anche quel figlio di puttana che gli aveva rubato la sua Silvia. Sapeva che si era ammalato. Il bastardo.
Era prima di quel terribile 21 ottobre. All’inizio Giorgio credeva che fosse tutta una balla, sai tipo i marziani di Orson Welles. Lui aveva studiato. Lui lo sapeva.
E invece no. Dannazione!
Mentre marciava impettito vide, sul ciglio della strada, uno strano movimento.
«Torno subito» fece allo spilungone che lo seguiva nella fila.
Fra i cespugli si agitava qualcosa.
Ma lui non era mica cretino, sparò un colpo, un altro e altri due, per sicurezza. La cosa continuava a muoversi e mentre ricaricava, sentì una mano calda appoggiarsi sulla sua spalla.

«No, non farlo»
Si voltò di scatto.
Silvia.
«Che ci fai qui?»
«Sapevo che saresti passato. È il tuo primo giorno, auguri»
«Si vabbè la torta domani, ora ho da fare»
«Sono venuta qui per chiederti di nasconderlo. Si è ammalato per salvare mia madre.».
«Salvare... ma chi?»
«Fed...»
Non ebbe il tempo di finire.
«È il mio giorno fortunato» pensò. Ora lo vedeva.
In mezzo agli occhi.
Il pensiero e l’azione furono tutt’uno. Rideva mentre correva verso il plotone, lasciandosi alle spalle il pianto, senza voltarsi.
Non sapeva che anche lei era stata morsa. E che sarebbe tornata a cercarlo.

Gianluca Cvetic

Come Jack lo Squartatore, nessuno conosce la sua vera identità. Con questo pseudonimo scrive racconti di dubbia qualità e gira videoclip trash. Qualcuno ipotizza che si occupi di medicina, per la precisione nell'uso dei dettagli anatomici. Altri sostengono appartenga alle forze dell'ordine, per la descrizione accurata dei meccanismi di funzionamento della polizia. C'è chi giura faccia il tassista a Roma, il barbiere, il bibitaro allo stadio Olimpico, il benzinaio... Di certo c'è solo una cosa, nessuno vorrebbe conoscerlo meglio.