Un urlo
agghiacciante perforò il silenzio. La vittima era appesa per le gambe a due anelli
affissi alla volta di pietra. Il carnefice estrasse il ferro rovente dal braciere e, al
cenno delluomo seduto nellombra, lo affondò ancora una volta in quelle carni
straziate. La vittima lanciò un urlo rauco.
Lodore acre di carne bruciata e la vista di quel corpo ormai ridotto a un ammasso
informe estasiò talmente il conte Voronov che ebbe unerezione improvvisa ed
eiaculò. Poi si alzò e si avvicinò alla vittima osservando con cura il punto prescelto.
Le fiamme lugubri di una torcia baluginavano sui lineamenti stravolti, sulle piaghe, sul
collo intatto. Lo azzannò alla gola. Il moribondo rantolò unultima volta e
lentamente abbandonò la vita, mentre un fiotto di sangue colava dal collo squarciato. Il
conte bevve lento, avido, solenne. Quindi affettò alcuni brandelli di carne e li divorò.
Il carnefice, ritratto in un angolo, vomitava.
Al canto del gallo, Voronov ordinò di spegnere la torcia e sparì.
Al mattino Didier Vronel, funzionario alle poste centrali di Lione, di anni 54,
dallaspetto mite, coniugato con Françoise di anni 48, impiegata municipale, si
svegliò nel suo letto. La moglie gli porgeva il solito caffè, lo trovò riposato e
persino ringiovanito. Vronel sorrise e i denti balenarono per un istante tra le labbra.
Biologicamente ora aveva 20 anni.
Avrebbe convissuto ancora per molto tempo con la moglie, lavrebbe un giorno
seppellita versando qualche lacrima; avrebbe poi cambiato città, identità e avrebbe
magari sposato unaltra donna, finché ai primi segni di cedimento fisico
limpulso irresistibile non fosse di nuovo sopraggiunto. Si sarebbe allora
catapultato in un tempo lontano, nelle segrete dellantico castello dei Voronov, in
quella dimensione di puro orrore dove una vittima pronta al sacrificio penzolava in attesa
che il conte potesse perpetuare se stesso.
Più volte finalista a concorsi di poesia e narrativa (Casentino VI e IV class.; Studio 12; I giochi della notte; Issimo, Scrivere Oltrepensiero III class.; M.Yourcenar; Città di Castellana Grotte "V.Sabbatelli" IX class.; Pensieri d'inchiostro II class.; ACSI - Delitto d'autore II class.), è presente anche in diverse antologie tra cui: Poeti e scrittori contemporanei allo specchio (Helicon, Arezzo 1998); Via agra (GiulioPerrone ed., Roma 2007); Vita è quest'avventura (Pagine, Roma 2007); Pensieri d'inchiostro (GiulioPerrone ed., Roma 2007). Ha messo in scena alcuni suoi drammi tra cui: Eleonora D., 1992-2003; La regina della notte, 1993; Saulo di Tarso, 2004. Ha infine collaborato ad alcune sceneggiature.