Franco era
stanco dessere lunico ancora vergine nella sua compagnia di amici, per questo
alla prima occasione buona invitò a casa sua quella sciroccata di Ottavia. Povera ragazza
era davvero un cesso e se Franco non fosse stato tra i sostenitori che il cazzo non
ha occhi, nessuno sano di mente se la sarebbe mai fatta.
Solo durante i preliminari il giovane comprese perché la ragazza era malignamente
soprannominata cimice: la sua pelle infatti aveva lo stesso sgradevole odore
di quellinsetto. Fortuna che il cazzo non sente ragioni, figurarsi gli
odori, si ripeteva Franco facendosi coraggio.
Fu nel vederla completamente nuda che il giovane iniziò a rivalutare Ottavia: la perfetta
depilazione inguinale della ragazza offriva una spettacolare veduta del suo
posticino speciale, tuttavia, quando il giovane diede unocchiata più da
vicino, rimase perplesso da quellanatomia che saspettava un po
diversa... Ad ogni modo non era quello il momento per indugiare, così presero subito a
darci dentro.
Franco aveva appena introdotto per intero il suo salsicciotto quando in preda ad un dolore
lancinante si ritrasse ed un copioso schizzo di sangue lo investì violentemente.
Ottavia cercò di calmarlo dicendo che era tutto normale: accade sempre così quando gli
insettoidi del pianeta Quartzon si uniscono agli abitanti della terra per diventare
completi ed avviare così la metamorfosi definitiva. Il resto delle parole
della ragazza divennero un insieme di gorgoglii incomprensibili per Franco che solo ora,
accasciandosi dal dolore, saccorse della tremenda mutilazione che aveva subito ai
genitali.
Prima di perdere conoscenza definitivamente ebbe appena tempo per un ultimo sguardo e,
proprio tra le gambe di quella specie di insetto gigante nel quale si stava tramutando
Ottavia, scorse qualcosa tra le pieghe di quella pelle mutante assai simile ad una fila di
denti che curiosamente gli ricordarono una sorta di malefico sorriso.