La prima volta

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2007 - edizione 6

Franco era stanco d’essere l’unico ancora vergine nella sua compagnia di amici, per questo alla prima occasione buona invitò a casa sua quella sciroccata di Ottavia. Povera ragazza era davvero un cesso e se Franco non fosse stato tra i sostenitori che “il cazzo non ha occhi”, nessuno sano di mente se la sarebbe mai fatta.
Solo durante i preliminari il giovane comprese perché la ragazza era malignamente soprannominata “cimice”: la sua pelle infatti aveva lo stesso sgradevole odore di quell’insetto. Fortuna che “il cazzo non sente ragioni, figurarsi gli odori”, si ripeteva Franco facendosi coraggio.
Fu nel vederla completamente nuda che il giovane iniziò a rivalutare Ottavia: la perfetta depilazione inguinale della ragazza offriva una spettacolare veduta del suo “posticino speciale”, tuttavia, quando il giovane diede un’occhiata più da vicino, rimase perplesso da quell’anatomia che s’aspettava un po’ diversa... Ad ogni modo non era quello il momento per indugiare, così presero subito a darci dentro.
Franco aveva appena introdotto per intero il suo salsicciotto quando in preda ad un dolore lancinante si ritrasse ed un copioso schizzo di sangue lo investì violentemente.
Ottavia cercò di calmarlo dicendo che era tutto normale: accade sempre così quando gli insettoidi del pianeta Quartzon si uniscono agli abitanti della terra per diventare “completi” ed avviare così la metamorfosi definitiva. Il resto delle parole della ragazza divennero un insieme di gorgoglii incomprensibili per Franco che solo ora, accasciandosi dal dolore, s’accorse della tremenda mutilazione che aveva subito ai genitali.
Prima di perdere conoscenza definitivamente ebbe appena tempo per un ultimo sguardo e, proprio tra le gambe di quella specie di insetto gigante nel quale si stava tramutando Ottavia, scorse qualcosa tra le pieghe di quella pelle mutante assai simile ad una fila di denti che curiosamente gli ricordarono una sorta di malefico sorriso.

Emanuele Lombardo