Giungo a
te, finalmente...
Tu che leggi queste parole, probabilmente ancora ignaro del loro vero significato, ascolta
la mia voce mentre vengo a te.
Non la riconosci? Non ti è familiare? Non ricordi ogni volta che abbiamo condiviso lo
stesso letto, freddo e sudato?
Dellamore tutto si può dire. Tutto. Ed io sono lavverso allamore.
Eppure ti amo.
Io cammino nella valle delle parole colte a mezza voce. Afferro quello che la coda
dellocchio intravede e la ragione ripudia. Nellombra allungo la mano verso di
te, nella solitudine tocco con dita gelate. Del tuo tenero e dolce cuore, a piccoli
bocconi o a grandi morsi, mi nutro con ardore.
Io cambio le cose.
Tu non credi alle mie parole, ora...
Ma quando verrà linverno, crederai. Nel cuore della notte, nei rumori sconosciuti
annidati nelle ombre che credevi familiari, crederai. Nello squillare di un telefono,
crederai. Nella separazione senza ritorno, crederai. Nella malattia e nel dolore,
crederai. Di fronte ad uno specchio che non mente, crederai.
Quando infine giungerà la vera solitudine, capirai.
Ma non sarai solo, mai più. Io sono con te già adesso, nel tuo cuore, da ora e per
sempre.
Perché io verrò, non temere. Quando è il momento, giungo sempre.
Forse sarò con te al risveglio da un sogno agitato e fin troppo vero. Forse
inaspettatamente, appena dopo una gioia. Scorrendo i risultati di un esame medico... lungo
una strada che improvvisamente si capovolge... Aprendo una lettera...
Sarò con te al termine di queste parole... sì, ti terrò la mano.
Verrò.
Ti ricordi di me, ora? Come hai potuto dimenticarmi? Io ti amo.
Eri lontano, lontano, e attraverso queste parole sono giunta nuovamente a te.
Il mio nome è Paura. Il mio nome ora sarà il tuo nome...
E ti amo... nel mio nome ti amo.
Sono nato a Verona il 19/05/1970, dove risiedo tuttora. Sono laureato in Architettura e pratico con piacere la professione di architetto. Amo leggere narrativa e saggi di carattere storico, scrivere per diletto e disegnare.