Szomorú vasárnap

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2015 - edizione 14

The world has come to its end, hope has ceased to have a meaning,
cities are being wiped out, shrapnel is making music,
meadows are coloured red with human blood,
there are dead people on the streets everywhere.

 

Lucido delirio di un attimo, ricordi che riaffiorano in una mente stanca.
Stralci sbiaditi d’esistenza che tornano a galla, come le immagini sgranate di un vecchio televisore in bianco e nero. Amori e delusioni, ideali e lotte. Grigiori di una passata quotidianità.
Una folata di vento gelido dalla finestra aperta mi colpisce gli occhi con tanta violenza che per un istante non riesco a tenerli aperti. Aria fredda sul viso che rincuora anche in questa triste Domenica. Mi strappa finalmente l’accenno di un sorriso.

 

I will say another quiet prayer:
people are sinners, Lord, they make mistakes...

La musica: mi ronza nelle orecchie e mi guida. Ora più che mai nel profondo dell’anima sento che è questa la strada che devo seguire. Quanto tempo ci ho messo prima di accorgermene? La soluzione di tutto è sempre stata davanti ai miei occhi ciechi, che stupido sono stato!
Fa freddo in casa ma non lo sento. Il colletto della camicia si slaccia lentamente lasciando scoperta la gola nuda.
Un raggio di sole fa brillare la lama di una luce abbagliante. Il vento freddo, il sole e la luce. Il calore del sangue.

 

The world has ended!
Gloomy Sunday

Massimo Landoni