La notte

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2007 - edizione 6

Guardai l’orologio.
“Mezzanotte.” dissi piano.
Volsi lo sguardo alla finestra, verso l’orizzonte nero. E rimasi così. Fino a che sentii il Buio che mi chiamava a sè.

 

Fuori mi accolse il Vento. E la Notte mi avvolse.
Camminai a lungo. In compagnia solo dei miei passi.
Mi inoltrai poi nel fitto groviglio di cespugli. Passai accanto alla Casa. Andai oltre, negli angoli più remoti, fino a che non arrivai al Giardino Segreto.
Inspirai l’odore delle foglie morte. Tolsi le scarpe e feci qualche passo sulla terra umida.
Mi sedetti infine su una pietra. E aspettai che venissero a prendermi.
All’improvviso avvertii la Loro Presenza. Tenni chiusi gli occhi perché Loro non volevano essere guardati. Ma solo ascoltati e immaginati.
Li sentii passarmi accanto, in una carezza, che mi fece trepidare. “Vieni con noi.” La Voce Cupa, quella che più temevo, mi alitò sul viso.
“Dobbiamo andare a Casa. Devi prepararti.” mi parlò l’altra Voce.
La riconobbi subito. Era Lei che mi guidava quando camminavo nel Buio.
“Sono pronta.” dissi.

Guardai le finestre oscure della Casa. Loro mi stavano spiando. In attesa che li raggiungessi.
Sospinsi la grande porta di legno. E il Silenzio mi inghiottii.
Provai un tremito quando Qualcosa si mosse nel Buio.
Il Momento tanto atteso era arrivato.

 

“Fammi vedere cosa porti con te.”
“Ecco. E’ tutto qua.” Allungai un libro mai terminato.
E trattenni il respiro.

 

Ascoltai il fruscìo delle pagine e il rumore lieve di un foglio...
“E questa cos’è? Dimentichi la Promessa? Questa foto non puoi portarla!
“Ma io non posso separarmi da lui!”
“E allora non meriti di unirti a noi!” Le Voci divennero ostili.
“Vi prego lasciatemela!” implorai nuovamente.
“Vattene, vattene via! Non sei degna di noi! Torna a soffrire tra i tuoi simili!”
E io scappai nella Notte. Senza voltarmi.

Tiziana Pedone

Nata a Milano il 18 luglio 1955. Professione: Pubblicitaria. Scrittrice. Due romanzi pubblicati (Edizioni Il Filo), oltre a racconti vario genere per Epolis, quotidiano freePress Milano.