Nasciamo
diversi per morire comunque uguali; ma anche in questo caso ci sono delle eccezioni che
conferman le regole.
Sono una degli ultimi immortali.
La mia casa è il mondo.
Le mie fantasie; i ricordi.
I primi risalgono ai tempi cupi, quando magia e paura erano tuttuno.
Io donna sempre giovane; io succhianime! Aspiro lultimo rantolo di vita,
lultimo esule fiato, che delinea il passaggio tra questa vita e laltra... E
con esso mi rigenero. Più il respiro risulta esser intenso, vigoroso, più mi
rinvigorisco.
Ogni epoca uguale allaltra... tutto cambiar per non cambiar.
Ho trovato, dunque, espedienti piacevoli nellarco della mie esistenza per non
annoiarmi.
Non caccio più le mie prede (banale e assai retrò) ma gusto il momento di
saziarmi creando nuovi sapori; come un gourmet gioca con le pietanze, io gioco con gli
uomini; gli allevo, in incognito, per poi nutrirmi quando sono al massimo della loro
carica, maturi a dovere.
Uomini come gusci, lanima è il loro frutto.
Più il baccello è grande, più esponenzialmente eccessivo nelle sua natura, più la sua
anima sarà dotata denergia...
Io artefice dellascesa di Hitler; ero nelle sue stanza segrete alla sua morte...
quel sapore amaro è rimasto a lungo nelle mie viscere.
Io nelle stanze vaticane ad assaporar la fragranza di miele dunanima stanca...
Io alle Torri gemelle in attesa di fuoco e polvere... frizzanti sapori...
Ti va di giocare con me... sono la Morte... e ho fame...