La gentildonna omicida

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2007 - edizione 6

La signora Aurelia e il signor Maurizio sono sposati da 7 anni, hanno una macelleria e un figlio di quattro anni. Un giorno la moglie disse a suo marito che mancava una cosa molto importante in macelleria: un set nuovo di coltelli, ma Maurizio non era d’accordo perché si trovava molto bene con quelli che avevano già. La signora Aurelia continuava ogni giorno ad insistere, nonostante il marito non volesse. Dopo qualche settimana, il giorno del compleanno della signora Aurelia, Maurizio portò a casa, come regalo uno tra i migliori set di coltelli. Quando la signora scartò il regalo vide cosa c’era, s’infuriò, prese il coltello più grande e più affilato che c’era e gli stacco la testa, poi lo aprì a metà e gli strappò le budella, il fegato, staccò anche il suo cuore e lo buttò nel bidone della spazzatura.

Contenta di quello che aveva fatto, la signora Aurelia uscì fuori casa con quell’enorme coltello tutto sporco di sangue e iniziò a staccare la testa alle persone che incontrava. La signora Aurelia era diventata un “killer”! Non contenta di aver decapitato quasi la metà del suo quartiere decise di andare nel bosco dove c’erano tante specie di animali in via di estinzione. Decise di divertirsi anche con gli animali! Strappava loro gli occhi a mani nude e li lasciava morire così. Una sera però tra gli animali incontrò un individuo che ad Aurelia sembrava umano, ma, ignara che fosse un vampiro si avvicinò. Quando la signora stava per prendere il suo coltello, il vampiro si avvento su di lei e le succhiò tutto il sangue, ma questo vampiro avvisato precedentemente di ciò che aveva fatto la signora si volle vendicare; perciò dopo aver finito se la mangiò pezzo-pezzo lasciando di lei solo la pelle.

Michele Siciliano

Sono nato il 19/01/1993 a Nardò. Sono uno studente che frequenta il Liceo Classico di Nardò.