Sono
spariti i punteruoli. Devessere stato Luca. Alla scuola materna le suore non lo
tollerano più: Non ascolta ripetono monotone. Suor Adele, la più anziana, è
nel refettorio immerso nel fetore di maleodoranti pasti, impegnata ad imboccare Simone,
assistita da Suor Paola che stringe la mascella al bambino affinchè tenga la bocca
aperta. Gli altri ingurgitano tutto, silenziosi, per non finire nel ripostiglio buio. Poi
tutti in giardino.
Suor Adele, Suor Adele! Una voce di bimba proviene da uno stanzino malandato
chiuso a chiave, dallaltra parte del cortile. Suor Adele non può andare. Suor
Adele, aiuto, muoio la piccola voce strilla e la monaca cerca sostegno dalle Sorelle
che non si vedono. Ci sono soltanto i bambini che giocano e lei li conta mentalmente.
Manca Aurora. Deve aiutarla, deve per forza aprire quello sgabuzzino. Prende una chiave
arrugginita. Da quel maledetto giorno non laveva più toccata. La porta cigola e
entrando, cumuli di polvere le scendono sul velo. La porta si chiude dietro di lei. Ora è
prigioniera nellangusto sgabuzzino.
Aurora non si vede. Ci sono loro, i gemelli. Morti quarantanni fa. La fissano,
freddi. I visi come di bianchissima cera emanano una luce ultraterrena.
Siamo tornati, il tempo è giunto. Niente si può dimenticare. Nella mente
della monaca emergono i terribili ricordi, di lei rinchiusa lì dentro, con quei piccoli,
dolci e remissivi, da tutti considerati soli al mondo. Li conduce lì, con un pretesto.
Doveva farli sparire, nella botola, sotto il pavimento. Nessuno doveva sapere.
I gemelli vanno verso di lei, la luce bianca diventa accecante. Un urlo soffocato e tutto
si compie.
La trova Arianna, linserviente. Suor Adele è per terra, morta. La tunica è aperta
sul rachitico corpo: ci sono dodici punteruoli conficcati sugli occhi, sul ventre è
visibile la vecchia cicatrice di un taglio cesareo.
Insegnante di scuola dell'infanzia dal 1995. Interessi: pittura, scrittura creativa, leggere fantascienza e letteratura in genere.