La pioggia cadeva forte sulla città pronta per la notte di Hallowen. Aline camminava stretta nel suo giubbotto ormai fradicio, il freddo le stava entrando nelle ossa. La strada improvvisamente fu illuminata da un fulmine, subito dopo si sentì un terribile frastuono che fece sussultare i pochi passanti costringendoli ad appiattirsi lungo le pareti dei palazzi. Aline affrettò il passo per raggiungere la fermata dellautobus, voleva arrivare in tempo alla festa di Mark. Si voltò di scatto sentendosi osservata, tutto era in ombra e la pioggia le offuscava la vista rendendo la strada irreale. Sentì dei brividi lungo la schiena, un odore acre di bruciato le tolse il respiro, era sicura che qualcuno la stesse seguendo. Unombra terrificante sovrastò la sua esile figura, sembrava langelo della morte.
Aline urlò, rannicchiandosi vicino al muro, mentre il rumore
diventava sempre più assordante. Si sentì sfiorare da qualcosa di caldo e morbido.
- Miaoooooo.
Un grosso gatto nero le stava facendo le fusa. Con un sospiro di sollievo lo accarezzò:
- Sei il più bello scherzo di Halloween che abbia mai avuto.
Sorrise rincuorata, si alzò per andare verso la fermata dell'autobus. Nella strada
deserta lombra di Aline si allontanò, accanto a lei brillarono due occhi rossi come
il fuoco dellinferno. Un urlo squarciò la notte.
- Ahhhhhhh!
Poi... il silenzio.