31 ottobre 2000. Notte. Dei tre bambini che giovavano nel parco è
rimasto solo Vince. La sua attenzione viene colta da un urlo soppresso a metà proveniente
dal fitto bosco vicino al parco. Soffi di vento cominciano ad alzare le foglie secche ed
una voce sottile sembra chiamarlo per nome dal cuore del bosco. Il bambino tremante si
alza, avanza qualche metro e trova una scarpa della sua amica Ines, più avanti i guanti
di Tim. Qualcosa non va dice. La leggenda vuole che la notte del 31 ottobre
ogni mille anni nel parco si ritrovino le anime di streghe e di quelli morti di morte
tragica.
Tali anime rapiscono i bambini, simpossessano del loro soffio vitale nella speranza
di tornare in vita. Questi bambini diventano corpi esanimi e quando guardano queste anime
negli occhi si trasformano in polvere e svaniscono nel nulla senza lasciare alcuna
traccia.
Vince purtroppo non ha fatto in tempo a leggere o sentire tale leggenda dalla bocca di
nessuno.
Da ogni parte primeggia il buio, qua e là tra gli alberi si percepiscono dei movimenti repentini, qualcosa che corre senza una direzione precisa e ansimante. Vince ormai è al centro del bosco e gocce di sangue piovono dallalto; trova riparo sotto un salice. Lalbero però prende vita assorbendo tutto quel sangue attraverso le sue radici assetate. I rami diventano possenti e gli cadono intorno chiudendolo in una trappola mortale. I rami singrossano sempre più quanto più forti sono le sue urla, gli tolgono lossigeno insieme allo spazio intorno. Vince viene asfissiato e schiacciato ed assorbito dalla creatura mostruosa. Sono le ore 00.01am. I venti si calmano e leclisse di luna termina, illuminando nuovamente quel parco maledetto.
Nato a Buenos Aires (Argentina) nel 1979 ed emigrato in Italia coi genitori
nel 1990. Maturità classica conseguita nel 1998 presso il Liceo Classico Statale Omero
& Tito Livio. Laureato in Marketing presso il London College of Communication a Londra
nel 2004.
Lavora come impiegato nel settore del turismo dal 2004.