18 agosto 1956
Oggi per puro caso o trovato un libbro molto vecchio. Stavo aggiussistemando
alcune cose in soffitta cuando mi sono accorto di cuesto strano volume tutto pieno di
muffe e da i colori scambiati strani in uno scatolone pieno di
cosuccie mie. Mi a incuriosito limmaggine sulla copertina. Così spinto
dalla curiosità lo preso e mi sono messo a vederlo. Ora lo tengo vicino a me. Lo guardo.
Lo accarezzo. Giro le paggine a caso. E sorrido perche o trovato cualcosa di interessante.
A me mi pare che sta scritto propio bene, almeno credo. Si vede che il scrittore
lautore è una persona di cultura uno che sa scrivere che deve avere studiato propio
ma propio assai. Io ammalapena so tenere in mano la penna, ma scrivo
malissimo e sicuramente il diario e ppieno di errori. Ma non posso farci niente. Ogniuno
è portato per cualcosa. Riesco a leggere alcune parole cualche lettera
del nome del autore: ovecft. Ma non lo conosco, io conosco a pena cuattro o cincue
scrittori. Fortunatamente pero mia madre mi a insegnato a leggere bene, a scrivere un po
meno. E grazzie a lei o potuto leggere cualcosa di cuesto libbro, Possa riposare in pace
lanima di mia madre. E un libbro di storie racconti e sono
moltissimo belli tutti cuanti. Non saprei dire cuale e il più bello. Sono racconti
dellhorrore.
Parlano di mostri da altri pianeti venuti dallaltra parte del
universo che tormentano i bambini e uccidono le persone. Tutte cazzate. I mostri
non esistono. Gli uomini esistono, le bestie, il mare, le montagnie, le case, i prati, ma
i mostri no. Io nn li o mai visti. Eppoi cosa sarebbero cuesti magri notturni, cueste
criature alate, senza faccia di colore nero e silenziose simili ai pipistrelli e con code
appunta che tormentavano i sonni di questo ovefct o come cavolo si chiama cuando era
bambino tutte le notti? Incuietante e divertente allo stesso tempo. Chi lo sa pero se
cuelle criature esitevano veram erano reali o erano inventate da cuel
bambino, Un idea ce lo e dopo sicur ma la tengo per me. Lo sapete
benissimo che i bambini anno una grande fantasia. Inventano moltissime cose e immagginano
sempre e forse pure quelle criature sono inventate. I bambini non stanno mai fermi. Si
muovono sempre. Ora sono qua e dopo unattimo sono la. Sono
irrecuieti (spero di averlo scritto bene). Pero con me non lo sono mai stati
fortunatamente forse perche li tratto bene. Io tengo molte cose per farli giocare, ma
propio assai. Ne o per tutti i gusti. Le bambine piaciono adorano le
bambole di pezza che mia madre amava fare (diceva che il suo piu grande desiderio era
avere una figlia femmina che la iutasse in cucina). Penso che ne o piu o
meno cento, forse cualcuna in piu. Per i bambini o sempre cualcosa che possa piacere
alloro. Cualche volta giochiamo a carte, cualque volte a bigle. Ce sempre cualcosa da
fare. Ma tutti devono giocare a nascondino. E obbligatorio. Loro si nascondono in casa ed
io vado a cercarli. La regola è sempre la stessa. E ogniuno deve nascondersi in cualche
una stanza diversa. Mai due bambini nella stessa stanza perche mi arrabio e poi sono
costretto a far loro cose che non punirli. Solo per cualcuno o dovuto
fare ricorso alla punizzione. Li pizzico con delle spille su la testa in modo che il
rossore che segue non si vede perche coperto dai capelli e fin ora solo una bambina a
pianto per la punizzione che gli o data. Gliè servita la lezzione. Ora si lascia toccare
avvicinare senza probblemi. Alla fine dolcietti per tutti, sopra tutto per cuelli che sono
stati piu bravi e che non si sono lamentati a nascondersi. I bambini non
parlano di cuesti nostri giochi con gli altri e nemmeno fraddiloro. E la regola
principale cuesta. Mai parlare dei nostri giochi, loro sanno che mi arrabio e che cuando
mi arrabio posso punirli. Eppoi lo sapete meglio di me che i bambini inventano
moltissime cose e raramente gli adulti li credono, però non sono sicuro se quel ovecft a
inventato tutto o no. Forse anche a cualcunaltro piace giocare con i bambini come
piace a mme, E devo dire che lidea di usare un cappucio sul viso durante il
gioco la trovo molto assai interessante. Io pero purtroppo di notte non posso giocare con
loro ma solo durante il giorno. Meglio non correre rischii. E ppoi di notte o già il mio
bel da fare giù al camposanto. Tu ggia sai a cosa mi riferisco. Ora caro
diario devo propio scappare. Fra poco vengono i bambini a giocare ed io devo trovare
procurarmi al piu presto cualcosa per coprirmi il volto. Non si sa mai anche perche oggi
ne arrivano due nuovi. Un maschio e una donna femina, 7 anni lui, 6 lei.
20 agosto 1956
Mio caro amato diario tutto è andato secondo i piani, i due nuovi bambini
arrivati ed io ci siamo divertiti anche se a linizzio è stato un po difficile
convincerli...
(Nota dell'autore)
Sono ben conscio della crudezza del tema trattato ma ho ritenuto opportuno scrivere un
racconto del genere perché ritengo che gli orrori reali a volte, anzi molto spesso, sono
molto più raccapriccianti di quelli immaginari e che quelli che vedono coinvolti i
bambini lo sono ancor più. Lespediente del racconto epistolare mi ha
consentito lutilizzo della prima persona per rendere più realistica lidea di
malvagia parafilia cui è soggetto il protagonista della storia. Non a caso
lutilizzo degli errori e di parole scritte e cancellate dà al racconto un tocco di
insano e perverso realismo. Il racconto inoltre vuole provare a dare un significato
alternativo agli incubi notturni cui il giovane Lovecraft era soggetto durante
linfanzia.