Sapeva
quanto era eccitante passare la mano sulle spalle, la pancia, il seno di una donna;
sentirne vibrare il corpo, immergerci le dita, gustarne il sapore sulla lingua, godere di
quel caldo e bagnato paradiso...
Lo sapeva benissimo: di splendidi bordelli Milano ne era piena, ma sapeva altrettanto bene
che nel 1904 la propria futura sposa andava rispettata, e che i giochi e le esplorazioni
di quel giardino erano rimandati alle nozze.
Le chiedeva spesso perché avesse scelto quella data, ma lei si
scherniva intimidita e si rifiutava di rispondere.
Lo saprai questa notte, gli sussurrò durante il ricevimento di nozze, ed il suo rossore
gli esasperò leccitazione.
Sarà dolce, vero?
Molto dolce, amore, e splendido. Non avere paura.
Non ne avrò, disse lei togliendosi la vestaglia e mettendosi a letto.
Le campane della mezzanotte festeggiarono con lo sposo la fine di quella fedele,
inappagante e struggente astinenza.
Le accarezzò le spalle, fece scivolare la mano dal ventre al seno, la
baciò con dolcezza... e finalmente entrò.
Lei gemette, prima dallo spavento e dal dolore, poi affascinata da quella nuova
sensazione, il piacere, che la rapì e le fece perdere ogni controllo.
Lui partecipava alla sua estasi senza smettere di baciarla dolcemente, di accarezzarle la
pelle bianca e liscia.
Che sentì, poi, sotto le dita, diventare... rugosa.
Ruvida.
Pezzi lacerati e putrescenti gli rimasero attaccati alle mani ed un odore di
decomposizione lo nauseò facendolo vomitare.
Le mani della ragazza gli si strinsero al collo soffocandolo; lo buttò di lato e lo
cavalcò senza interrompere lamplesso.
Perché oggi, mi chiedevi? urlò la ragazza.
Perché è oggi che sono morta.
Lo sposo riuscì a vedere per lultima volta il viso della fanciulla, sfigurato
dallorrore e dal marciume; poi, nellorgasmo, morì.
Sentì che una nuova, splendida non-vita le sarebbe fiorita in grembo.