Figli della notte

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2006 - edizione 5

Tutta la gente del paese si era radunata sul molo. Una nebbia fitta saliva dal mare.
Esterina, le mani legate dietro la schiena, stava sulla punta del molo stesso. La gente agitava le torce nella nebbia e invocava la morte per la vampira.
Lei guardava il mare nero, una decina di metri sotto. Sembrava che non udisse le urla, le maledizioni e gli strilli delle donne. I pescatori la proteggevano dalla folla, perché la cerimonia doveva svolgersi secondo il rito: la figlia della notte doveva morire nell’abbraccio del mare.
Bertran si allontanò dal molo e si diresse, protetto dal buio, verso la spiaggia. Spinse in mare una barca carica di reti e remò vigorosamente verso il molo, guidato nella nebbia dalle luci delle torce. I canti dei fedeli coprivano lo sciabordio dei remi.
Esterina fu spinta giù. La sua veste rossa brillò nella nebbia. Bertran fu lesto e la ragazza cadde sulle morbide reti. I paesani, allarmati, urlavano.
Bertran sapeva che i pescatori sarebbero corsi veloci alle barche, ma aveva un gran vantaggio e la nebbia copriva la fuga. La figlia della notte non sarebbe stata sacrificata in questa festa d’Ognissanti, come da secoli accadeva nel paese.

Uscirono dal banco di nebbia. La luna illuminava il mare ed era facile, adesso, orientarsi e dirigersi verso il vecchio faro, la sua segreta casa.
Esterina si era ripresa dalle droghe che le avevano somministrato. Cominciava a rendersi conto della situazione.
- Tu - disse - non temi la figlia della notte, la vampira?
- No - rispose - vedi, anche le tradizioni possono sbagliare. Quest’anno doveva essere sacrificato un figlio della notte.
Rise. I suoi denti affilati brillarono nel buio.

Arnaut Wiltford

Arnaut Wiltford è nato nel 1978 a Onsava, in Cimmeria, città in cui vive e lavora alle dipendenze del MIUR. Ha pubblicato poesie su varie raccolte antologiche ed è autore di racconti gotici e fantastici. Adora i gruppi dark e new wave britannici, in particolare quelli sorti negli eighties. Le sue letture sono quanto mai varie e spaziano dai poemi classici e medioevali, alla letteratura romantica fino ai romanzi di genere (King e Lansdale).