21 novembre

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2006 - edizione 5

Il 21 novembre del 1718 al largo dell'isola di Ocracoke, la Pearl del luogotenente Maynar affrontò la Adventure di Barbanera.
Nessuno conosce precisamente il suo vero nome: è descritto come una furia dai capelli infuocati e dalla lunga barba ispida. No, quella non era una battaglia tra due uomini, era l'ennesima battaglia dell'eterna guerra tra il bene e il male. Tra un inviato di Lucifero, e il primo luogotenente di Gabriele.

 

Il demone avvistò al sorgere del sole lo sloop di Maynard alle sue spalle e ordinò al nostromo di iniziare le manovre per porsi di traverso alla sua rotta. L'ufficiale barcollò verso il centro del ponte trascinando le sue gambe scarne e violacee con lembi di pelle mantenuti a stento tra loro grazie alla salsedine e sangue raggrumato. Mugolò degli ordini e i 13 morti viventi dell'equipaggio lentamente iniziarono l'operazione di virata.

Il pirata notò un uomo di un pallore innaturale che dall'albero maestro tentava di tirar su la bandiera inglese; l'uomo perse l'equilibrio e cadde da un altezza vertiginosa. Il pirata contorse le labbra in un sorriso, ma questo si spense quando poco dopo, barcollando, l'uomo si alzò. Questa volta combattevano ad armi pari.

 

Le navi erano oramai affiancate. Le 14 furie guidate da Barbanera il cui volto era attorniato dalle fiamme dell'inferno saltarono sullo sloop di Maynard e sui suoi 35 uomini pronti a sbranarli.

 

La superiorità numerica, però, ebbe la meglio. Barbarnera fu colpito, mutilato, ma continuò a combattere senza tregua. Si dice che cadde solo alla venticinquesima ferita perchè ubriaco; pochi sanno che non fu l'alcool a tenerlo in piedi sino ad allora.

 

Al termine della battaglia, Maynard diede fuoco ad entrambe le navi e volò via lasciando che tutti gli zombi perissero carbonizzati senza lasciare traccia.
-Non ho più bisogno di voi feccia dell’inferno.

Luigi Majellaro