Marco
Stefanelli, studente di giurisprudenza, voleva recuperare il libro per lesame,
dopodichè schizzare a casa, dove lo aspettava la cena in compagnia dei suoi genitori.
Diritto dellinformazione, Diritto giuridico, Diritto romano, eccolo qua!
Afferrando il libro, alzò lo sguardo, quando un altro titolo colpì la sua attenzione.
Di come Marco Stefanelli venne dimenticato
Si fermò, appoggiando lagognato libro su un banchetto vicino, e scrutò meglio il
volume sulla libreria.
Incredulo, lo afferrò, ma ritrasse subito la mano, guardandosi intorno: forse alcuni suoi
compagni gli giocavano uno scherzo. In giro però non cera nessuno che conoscesse...
Inspirò forte ed afferrò il libro. Ne guardò per un attimo lanonima copertina
blu, e le dorate parole in rilievo.
Alzò la copertina. Vi era scritta la cronaca della sua nascita, con una dovizia di
particolari tale che sembrava fosse stata scritta da sua madre in sala parto.
Sempre più incredulo voltò le pagine... cera tutto. Il ginocchio sbucciato a tre
anni, il Power Ranger a nove, perfino la sua prima cotta a dodici.
Le ginocchia iniziarono a vacillargli, e la fronte si imperlò di sudore. Qualcuno lo
aveva osservato per tutta la vita, da molto vicino... chi lo aveva scritto? E perché era
nella biblioteca di giurisprudenza?
Continuò a sfogliare le pagine del libro: lo sgomento provato davanti allattentato
dell11 settembre, lansia per le combattute elezioni dellestate
precedente... era arrivato al punto in cui si descriveva lentrata in biblioteca.
Lì terminava la pagina.
Ingoiò con forza, mentre la respirazione si faceva sempre più veloce. Girò la pagina.
Rosanna Stefanelli guardò seccata lorologio... ormai i tortellini ormai erano già
pronti da un po e iniziavano a raffreddarsi nella pentola. Poi, con sua stessa
sorpresa, si chiese chi o cosa stesse aspettando. Con uno sbuffò riempì i due piatti e
servì in tavola.