Eppure me
lavevano detto. Me lavevano detto, di non entrare nel Bosco delle Ombre.
Ma quel paesaggio era davvero superbo; avvolto nelloro, nellambra, nel viola
carminio di un autunno sgargiante. Ah, la stagione dei morti! Le foglie rosse e cremisi
imporporate dal tramonto sanguigno; una malinconia sapida e asciutta, che ti si stringe
addosso come un paltò di lana cotta. Le ombre dei morti ti seguono, ma tu ancora non le
vedi.
Eppure me lavevano sussurrato allorecchio, i furbi gargoyles
dal fiato di brina e i teschi della Cripta; me lavevano detto, di non pernottare al Castello
del Re Senza Testa.
Invece ho bussato alla porta del Castello e la locandiera mi ha accompagnato nella mia
stanza su in alto, su in cima fino alla Torre, in mezzo ai ratti neri e opulenti.
Eppure li avevo visti, gli occhi gravi dei Cavalieri dipinti sulle tele, che mi seguivano
apprensivi. Li ho sentiti biascicare. Mi dicevano: Non andare, non andare. Torna
indietro
Invece sono qui. Stanotte fa freddo e le fiamme nel camino si sono
arrese al soffio ceruleo del grecale.
Mi butto addosso le coperte, chiudo gli occhi.
Subito arrivano le ombre. Erano rannicchiate sotto al letto, mi stavano aspettando. Le
ombre dei morti risalgono le lenzuola calde di sonno, mi danzano attorno, nere e pesanti.
Danzano e cantano:
Il Re vuole la tua testa. Vuole vedere il mondo degli Inferi.
Con la loro mannaia ricurva e arcigna mi incidono la giugulare. E solo un attimo,
poi un fiotto rosso e caldo si spande sul cuscino.
Ora cavalco al galoppo tra i cunicoli dellInferno. Quando abbasso lo sguardo, scorgo
la divisa coi pennacchi e i lucidi bottoni dorati.
Sono io. Sono la nuova, giovane testa del defunto Re Senza Testa.
Eppure me lavevano detto. Me lavevano detto di non andare.
Mi chiamo Silvia Bertozzi, ho una laurea in Traduzione (inglese e spagnolo) e lavoro presso l'Ufficio Estero di una grande azienda. Sono una divoratrice di libri e un'appassionata di letteratura inglese. Scrivo dall'età di 8-9 anni e sono arrivata finalista a vari concorsi letterari con racconti di diverso genere. Inutile dire che il genere gotico, il thriller e l'horror sono quelli che prediligo. Edgar Allan Poe è il mio grande mito.