Le file del
piccolo esercito assediante si erano ingrossate nel corso della notte. Il ragazzo
osservava quei maledetti deambulanti ammassarsi attorno alla sua casa da ore; il gruppo
sembrava guidato da una donna, mezza nuda e dal volto devastato dai morsi.
Un tempo era bella, pensò.
Si allontanò dalla finestra e prese a parlare.
Non ho mai avuto amici disse. Colpa mia, intendiamoci. Sono diverso
dalla maggioranza. Avevo una ragazza, capisci? La classica fidanzatina da liceo. Dio, sono
passati secoli. Una creatura noiosa, ad ogni modo. Tutta la bumba del mondo non sarebbe
bastata a farla sembrare interessante. Non soffro di diarrea verbale quando qualcuno cerca
di spiegarmi le regole del bridge, mi spiego? Così una sera le ho dato un pugno. Le ho
spaccato il naso, credo. Io... si interruppe. Qualcosa si era schiantato al piano di
sotto.
Bestie fottute. Mi ci erano volute ore per barricare quella porta. Comunque
riprese faccio cose cattive senza provare il minimo rimorso. Intendiamoci, in tempi
normali non avrei fatto quello che ho fatto ieri. Ma - ehi!- questi non sono tempi
normali. Cerca di capirmi. Sono barricato in casa da due mesi. Ed allimprovviso
arriva questa donna. Questa bella donna. Disperata. Chiede protezione.
Si interruppe.
Si chiamava Sara. Non so altro. Io... era un prurito troppo forte per non
grattarselo. Le ho fatto delle cose. Le ho fatto delle cose per tutto il pomeriggio. Poi
ho aperto quella finestra e lho buttata di sotto. Ho osservato quelle bestie
sbranarla. Ed ora...
Si bloccò di nuovo. I tonfi alla porta erano iniziati. Distolse lo sguardo dallo specchio
ed osservò la massa di deambulanti che arrivava per finirlo.
Ed ora che ne faccio di te mormorò, ma era una domanda senza senso e lui lo
sapeva.
Sara era tornata.