Eccola di
nuovo. La bestia era riuscita per la seconda notte consecutiva ad intrufolarsi nel pollaio
ricco di giovani e ruspanti galline. Ne aveva uccise altre tre, come la notte precedente.
Il contadino, che viveva solo oramai da tanti anni, aveva trovato i corpi intatti e
completamente rigidi, con i segni dei denti allaltezza del cuore. Le galline non
erano state divorate. Aveva appena fatto in tempo a vedere lanimale che,
allontanandosi, si era voltato a fissarlo negli occhi, con il muso sporco di sangue. Gli
aveva ringhiato contro, e poi era andato via. Il contadino, allora, si sbrigò a
disseminare la terra intorno al pollaio di tagliole, di modo da uccidere al più presto la
bestiaccia.
Quella notte, con la luna piena che illuminava il cielo e la terra, il contadino rimase
sveglio per guardare cosa sarebbe accaduto. Il suo sguardo era fisso sul pollaio quando
sentì le galline chiocciare di paura. Non aveva visto arrivare nessuno, comera
possibile che stesse accadendo? Uscì di corsa col fucile in mano e si ritrovò addosso
quella creatura orrenda, con il muso allungato e le zampe caprine, che lo azzannò alla
gola con i suoi canini aguzzi e gli succhiò il sangue in un batter docchio,
lasciandolo esangue per terra, prima di allontanarsi soddisfatta.
Ora, la bestia aveva tutto il tempo di andare alla ricerca di una nuova vittima solitaria,
fino alla prossima luna piena.
Ho 43 anni, vivo in provincia di Reggio Emilia. Ho pubblicato poesie e
racconti in varie antologie, e anche un libro.
Ho un sito internet per conoscermi meglio: https://digilander.libero.it/luciana.mercuri