"E quella?" Chiese Luca indicando una casa abbandonata
seminascosta dalla vegetazione.
"Sì, è lei." Rispose Marco scendendo di sella.
I due ragazzi appoggiarono le biciclette ad un albero vicino al cancello.
"Sei sicuro di volere entrare?"
"Ormai non cè più pericolo, il vecchio è morto da un pezzo e non può più
fare male a nessuno." disse Marco accarezzandosi la grossa cicatrice alla base del
collo. "Tu piuttosto, hai paura?"
"No, voglio vederla."
"Andiamo."
Aprirono facilmente il cancello e si fecero largo tra le erbacce fino allingresso.
Il legno marcio non offrì che una flebile resistenza alle spinte. Marco entrò per primo,
lui cera già stato. Attraversarono le stanze coperte da uno spesso strato di
polvere fino a raggiungere la scala che scendeva in cantina.
"Accidenti che posto!" esclamò Luca.
"Ora è uno scherzo, avresti dovuto vedere comera quando il vecchio ci
abitava."
Luca mise una mano sulla spalla dellamico e lo guardò negli occhi: "Ma non ti
fa effetto tornare qui dopo quello che ti è successo?"
Marco sorrise. "Non mi fa nessuna impressione".
"E successo qui?"
"No, di sotto. Vieni, ora ti faccio vedere".
Scesero in cantina, la luce filtrava attraverso una piccola finestra.
"Ecco, è stato proprio qui." Disse Marco.
"Se i carabinieri tardavano ancora un minuto facevi la fine degli altri." Disse
Luca.
Marco annuì.
"Mi ricordo i telegiornali: 'preso il licantropo di Valliano'! Sembra un secolo
invece è passato solo un anno." Disse Luca. "Ti ha fatto male?"
"Cosa?" chiese Marco.
"Il morso, ti ha fatto male?"
"Non molto, ora ti mostro".
Lultima cosa che Luca vide prima del buio erano gli occhi rossi di brace
dellamico mentre gli si avventava al collo e le sue fauci spalancate.
Il pelo cresce allinterno... dentro cè il cuore del lupo... J. e W. Grimm Gli Albigesi, 1824