Lo zombi si
avvicinava lento, la bambina lo fissava e scopriva ogni secondo un nuovo e disgustoso
particolare, ma non riusciva a muoversi o a distogliere lo sguardo. Distingueva brandelli
di carne e stoffa impigliati nella dentatura disordinata di quel mostro. Quei denti
gialli, alcuni marcescenti, conservavano nei loro interstizi quanto rimaneva dello
sceriffo.
I loro nasi, uno piccolo, rosa e all'insù e l'altro solo pelle poggiata sulle ossa, erano
ad un metro di distanza, il respiro di Lucy era fermo, sapeva di dover fare qualcosa, lo
voleva con tutta se stessa, ma non per questo ci riusciva.
Buio.
Un grido liberatorio emerse dalla gola della bambina.
"Tesoro non devi vedere la tv la notte, poi finisce che non dormi...", disse il
padre un attimo dopo aver spento il televisore.
"Ma papaaaaaaaaaaaaaà...", la protesta fiacca, denunciò chiaramente che non le
dispiaceva troppo essere sottratta all'ipnotica immagine del morto vivente.
"A nanna principessina".
Negli occhi della piccola rimasero fissati quei denti così vecchi e così pericolosi,
portatori di morte o capaci di trasformarti nel peggiore dei mostri.
La sua parte
razionale battagliava con la paura: quello era solo un film lo sapeva benissimo anche una
bambina di otto anni come lei, quei mostri nella realtà non esistono, non possono
esistere e non si deve avere paura delle cose che non esistono.
Ma ogni colpo che la razionalità infieriva alla paura sembrava invece rafforzarla, fino
al punto che cercare un rifugio sicuro nel letto di mamma e papà non le sembrò tanto
disonorevole. Scalza saltò giù dal letto e senza mai voltarsi corse dai genitori,
spalancò la porta ed i mutevoli colori dello schermo televisivo illuminarono, per i suoi
occhi, suo padre, quello che era stato suo padre, intento a cibarsi della sua mamma.
Altri zombi intanto si accalcavano fuori dalla finestra.
Nato a Taranto nell'ormai lontano 1976, Osvaldo Cavagnero ha gironzolato per la sua mente in tutti questi anni, uscendone di tanto in tanto per sostenere qualche esame di Economia Aziendale. Nel resto delle ore si divide tra la sua fidanzata, il cane e letture e scrittura dei generi più svariati: da King a Covatta passando per Bloch.