E' successo di nuovo.
Spalanco gli occhi. Il rumore si ripete. E un gorgoglio cupo, discontinuo come acqua
che risale dalle fogne.
Attraverso il buio in punta di piedi. Liquidi occhi gialli mi fissano, indifferenti. Un
gatto!
Sto per tornare indietro quando mi accorgo della luce. E solo una striscia, un filo
di blu sotto lanta di una porta.
Spingo piano il battente. Il bozzolo mostruoso è là, al centro di una pozza bluastra.
Scappa, prima che si accorga di te!.
Non posso, devo vedere.
Un tintinnio di conchiglie e di perle di vetro mi paralizza.
Dlin! Dlin!
Odio gli scacciapensieri, non sono che stupidi trabocchetti per catturare il vento.
Fermati. La creatura si è mossa.
Lo so. Ho visto piccoli vermi rosa aggrapparsi al bordo del bozzolo.
Mi sta cercando. Sento il suo sguardo frugare il buio.
Barcollo, travolto dal suo fiato rovente. Una zaffata di acido mi
stordisce. Lombra dellarmadio mi protegge ma non durerà per molto. Ho sentito
lacciottolio delle stoviglie, in cucina e laroma del caffè. Devo agire in
fretta. Vincerò lorrore di quella pelle glabra, di quegli occhi freddi e senza
sclere che scandagliano il buio.
Sento lo schiocco delle labbra e il gorgoglio osceno del suo ventre gonfio. Risucchia
laria intorno al bozzolo, rifiata dai fori piantati in mezzo alla sua faccia
deforme.
Il mostro sussulta, si raggomitola, scalcia. Spalanca la bocca orrenda, avida di nuovo
cibo.
Ho sentito le grida della donna e lurlo senza fine
dellambulanza.
Hanno fatto un casino, qui fuori. Sono venuti i giornalisti, la televisione e i soliti
curiosi. Lo scenario è intrigante. Sfido, quella è lunica casa vicino al cimitero!
Ho sentito qualcuno chiedere se la polizia ha già scoperto chi ha ucciso il neonato.
Sospettano i genitori, ieri li hanno portati via.
Dubito che i miei vicini torneranno presto.
Finalmente, posso tornare a dormire. Niente è più dolce del silenzio e dellumida
oscurità della mia tomba.