Le scarpe
nere di cuoio scivolano come dannate sulla dura terra ghiacciata... non è stata
unidea brillante metterle con questo tempo, però volevo fare buona impressione sul
mio nuovo amico.
Stronzo! Un pelatino sfigato conosciuto qualche settimana fa tra una giocata e
unaltra al Casinò di Venezia... Ma dai, anche te sei di Milano? Potremmo
trovarci a fare qualche mano di poker a casa mia... mi dice. Una bella idea, tanto
che mi ha spennato quasi 600 !!!
AUCH, a momenti cado!
Fa un freddo tremendo, le palle mi girano a mille e questa strada sembra ancora più
brutta di quanto non sia... Mi stringo nel cappotto, stringo i denti per non batterli e
strizzo un poco gli occhi, cercando di distinguere meglio le ombre nei coni di luce dei
lampioni.
Ho studiato teatro tre anni, gioco a poker da una vita, possibile che bluffassi così
male? Come se avessi indosso una maschera di vetro!
Mi dilungo, penso e ripenso assorto, avrà imbrogliato?, CLANCK, un rumore rimbomba in
strada.
Rallento un attimo, mi faccio più cauto, passo dopo passo procedo con lo sguardo
impazzito che cerca un qualcosa o qualcuno e spera di non trovare nulla.
Trattengo un po il fiato, sobbalzo, quasi cado; sono immobile, due occhi non
distanti che mi scrutano nellombra mi hanno pietrificato.
È lì, mi intimidisce con un viso deturpato dallero e dalla fame, fermo e fisso con
due metri di smog ghiacciato che ci separano, non dice nulla, è un po più basso di
me e non lascia presagire nulla di buono.
Una voragine mi si è creata nello stomaco, ho una paura fotonica e mi dimentico del
freddo e dellincazzatura, solo paura. I piedi insicuri al suolo scivoloso mi
consigliano di non darmela a gambe, ma che faccio?
Si muove, in due passi mi è addosso, indietreggio appena ma non basta per volare via, mi
afferra per le braccia e lo imito, faccia a faccia, brevi spintoni, cerco di gridare ma un
sibilo mi si soffoca in gola, occhi sgranati luno sullaltro e battiti
accelerati, perdiamo lequilibrio, cade e lo seguo rovinandogli addosso con 80 kg di
carne e sogni non ancora realizzati.
Siamo a terra e io sopra di lui, un secondo di stasi parso un giorno, faccio per alzarmi,
chiedere aiuto a gran voce ma la sua smorfia fotografica paralizza ancora una volta... Lo
osservo meglio tenendolo sempre ben saldo per la giacca e mi accorgo che è inutile
perché già molto sangue gli è uscito dal cranio e si riversa come un biblico fiume sul
bordo del marciapiede e poi in strada.
Mi alzo con lo sguardo nel suo ormai privo della scintilla dellanima, barcollo, mi
appoggio ad un cestino verde dei rifiuti, provo a capire se qualcuno potrebbe avermi
visto... anche se sono stato aggredito e non ho nessuna colpa di quello che è successo
non voglio complicazioni ulteriori nella mia vita, già di pensieri che non fanno dormire
la notte ne ho.
Riprendo il cammino verso casa, ancora un chilometro di strada incerta fatta con
ladrenalina che scorre a fior di pelle.
Finalmente incrocio Viale Romagna, arrivo davanti al vecchio portone di legno, lo spingo
(si apre con poco) e cercando di non svegliare tutto il palazzo mi rintano nel monolocale
al secondo piano.
Madonna che nottata!!
Giro il chiavistello tre volte cercando di chiudere fuori casa questo brutto mondo,
appendo il cappotto, click, luce del bagno e mi appoggio con le braccia al lavandino.
Mi faccio paura da solo guardandomi allo specchio, due occhi che neppure ora lasciano
trapelare alcuna emozione, freddi come il velo di ghiaccio che ricopre Milano.
Con una faccia così per forza quel bastardo ha imbrogliato!
Langolo sinistro del labbro appena si muove e tanto basta per definirlo un sorriso.
Mi sciacquo il viso come per cancellare i brutti pensieri e li soffio fuori dalla
finestrella aperta vicino al water... vado in camera da letto, click, click, inizio a
spogliarmi e appoggio sulla scrivania cinque mazzi di banconote, quasi 600 quasi
persi e forse il doppio quasi vinto del pelatino, riflettendo se mai saranno collegati due
omicidi così lontani tra loro.
Diego
Rancati è nato nel luglio del 1982 a Milano e vive nell'hinterland. Ha lavorato un anno
in un'agenzia di pubbliche relazioni nel settore finanziario e attualmente sta terminando
gli studi universitari alla IULM.
Personaggio eclettico, le sue passioni spaziano da qualsiasi genere di musica a lavori
artistici, dalla pittura alla composizione di saggi.