Anna rimase
lì, la pistola tra le mani, ad osservare Massimo sul letto, immobile.
Una vita insieme, tanti progetti, tanti ricordi, tanti problemi. Quasi tutti superati
insieme.
L'ultimo, però avrebbe dovuto affrontarlo da sola.
La malattia di Massimo aveva vinto.
Ora era sola, con un grande vuoto dentro e una pistola.
Un fremito di Massimo l'avvisò che il momento era arrivato. Un brivido gelato le tagliò
la schiena, mentre vedeva nei suoi occhi l'espressione vacua di tutti i morti che si
risvegliano.
Anna puntò la pistola verso di lui.
"In mezzo alla fronte -pensò,- per darti la pace, amore mio"