Il
difficile è stato implementare un sistema di circolazione extracorporeo.
Immettere banalmente in circolo la paraformaldeide per endovenosa sarebbe stato molto più
semplice.
Io invece ho dovuto operare un arto alla volta, isolandone il flusso sanguigno con un
laccio emostatico e collegando arterie e vene principali ad una pompa peristaltica.
Per le prime tre ore, ha urlato e morso il piolo fino a spezzarsi i denti, poi è
subentrato lo stato di shock. In effetti affrontare lintervento da solo è stata
unimpresa titanica, ma sono molto soddisfatto.
La prima notte è passata tranquilla, vivrà.
Con braccia e gambe perfettamente mummificate.