Balzò dal
letto al suono delle campane.
Quello era il suo giorno.
Ci aveva lavorato con intelligente astuzia e totale mancanza di scrupoli.
Si sposava.
Per irretire la futura moglie, che lui disprezzava, aveva messo in campo tutte le
possibili attenzioni e le più ardite profferte damore.
Lei apparteneva alla cream of society ed era figlia di un noto tycoon. Per lui
rappresentava il trampolino di lancio verso la ricchezza e il potere.
Appena uscito dal letto, si affacciò alla finestra aperta e guardò di sotto: un bimbo
soffiava bolle di sapone in un tubicino.
- Divertimento sciocco - pensò luomo.
Egli non amava i bambini. Li considerava unappendice scomoda.
Aveva dimenticato di essere stato fanciullo lui stesso.
Guardandosi allo specchio, nudo e bello come un Dio (almeno così gli pareva), provò un
impeto dorgoglio.
- Volere è potere - era solito dire.
Fedele a tale detto, non si lasciava coinvolgere nelle emozioni.
Attraverso la finestra aperta entrò una bolla di sapone, fragile e trasparente.
Egli la guardò con disappunto e alzò la mano di scatto, colpendola.
La bolla si disintegrò in piccole gocce.
Luomo avvertì una sorta di smarrimento e gli si annebbiò la vista.
Attraverso la nebbia ebbe limpressione di vedere le gocce aggregarsi in una lamina
appuntita.
La sentì penetrare nella cassa toracica, provocandogli lancinanti punture.
Il suo corpo si contrasse.
Stringendo i pugni sul petto tentò di emettere un grido, ma gli si fermò nella strozza.
Un terrore folle lo avvolse.
Cadde in ginocchio, la bocca spalancata nellurlo muto, gli occhi sbarrati.
Un batacchio impazzito gli martellava la testa.
Dentro la gola gorgogliò un fiottìo basso e palpitante.
Vomitando, ebbe la sensazione di sentir affiorare tutte le emozioni troppo a lungo
trattenute.
Brancicò con le mani, quasi volesse afferrarle, poi schiattò.
Da giovane ho pubblicato favole edite dalla Carroccio. Oggi partecipo a concorsi letterali di poesia e prosa risultando vincitrice o segnalata. Ho all'attivo due romanzi di cui uno per ragazzi.