Finito
tutto. Tornava a casa guidando attraverso la nebbia pesante. Lui non cera più.
A casa crollò sul letto, annullò il suo dolore fra le braccia di Morfeo.
Le 3 am: aveva sentito qualcosa di rovente sulla schiena! Si guardò intorno, dietro e vide... che dal letto cadevano gocce scarlatte. Istintivamente corse in cucina: lì una nuova sorpresa. Il cane, immobile. Era morto anche lui? Non ebbe il coraggio di toccarlo. Si sedette sul divano, il posto preferito da lei e suo marito, e da quellangolazione notò una cosa inquietante: il piccolo cuore del cane giaceva accanto al corpo. Stava impazzendo?? Chiuse spaurita gli occhi, e sentì di nuovo quella cosa, un dito, che le si poggiava sulla gamba. Aprì gli occhi: vicino a lei cera un angelo.
Almeno, è così che aveva sempre immaginato gli angeli. Aveva i riccioli, le ali, un bel
volto, una veste lunga fino ai piedi... però era interamente ricoperto di rosso, di...
sangue? Teneva il capo chino e sorrideva mestamente.
- Jilly, cominciò, - sono qui per prendermi la tua vita.
- ... perché? Chi sei?!
A quel punto langelo alzò la testa e, a parte lespressione crudele, Jilly
riconobbe gli occhi del suo lui. Perse conoscenza. Langelo le prese le mani e la
trascinò sul terrazzo. La fece accomodare sulla sdraio avvolta dalla nebbia gelida.
- Ero stufo della mia stupida vita terrena, continuò langelo. - E allora ho chiesto
di diventare Qualcuno. Sono un angelo cremisi adesso, un angelo che per esistere cancella
le vite inutili presenti sulla terra. Tu, che non sei mai riuscita a considerarmi, sei
altrettanto inutile. Ma ora puoi servire a qualcosa. Muori!! -
Il corpo di Jilly fu abbandonato sulla sdraio, il suo cuore a riposare vicino a quello del
cane, langelo cremisi divenne ancora più rosso.
Rossella Arena è nata nel 1983. Attualmente si divide fra la Scrittura, lavoretti vari, lo studio, e Internet. E' iscritta alla Facoltà di Lettere, e sta preparando una tesi dal carattere esoterico.