- La notte mentre dormo, sento il brulicare di quelle creature nelle
profondità del mare. Nel sogno si accorgono di me e iniziano a darmi la caccia mostrando
i loro denti appuntiti- finì di allacciarsi la tuta e controllò la pressione
allinterno delle bombole dossigeno.
Elisa si accese una sigaretta, avrebbe voluto gettarsi lei in mare da quanto la sua
pazienza era giunta al limite.
- Buttati pure se vuoi. Non troverai che la morte là sotto-
- Dagon esiste-
- Dagon non esiste! Sono solo racconti-
- Se non cè niente tanto meglio ma io ti assicuro che là sotto cè il loro
Impero e se nessuno li fermerà un giorno emergeranno e si nutriranno della razza umana-
- Sei malato! Cosa crederesti di fare tu, da solo?-
- Devo annientare la Regina... e ora è meglio che vada, voglio che la luna sia ancora
alta nel cielo perché mi faccia luce negli abissi- sollevò dal fondo della barca una
pietra legata ad una lunga corda e la lanciò in acqua. Si legò lestremità libera
intorno alla caviglia sinistra, indossò la maschera e afferrò il coltello.
- Loro non sospettano minimamente che un umano stia per fargli visita-
Le baciò la fronte.
- Vattene da qui appena puoi-
- Sta tranquillo, non ho alcuna intenzione di aspettare il tuo cadavere-
La corda giunse alla fine della corsa e lui venne trascinato in acqua.
- Non avrei mai dovuto regalarti Lovecraft- disse lei mentre una lacrima le scivolava sul
viso.
Un mezzo volto verdastro e squamoso scintillante di riflessi lunari emerse dal mare in
attesa.
- Uccidetelo subito ma non fatelo soffrire...-
Quellumano mi piaceva ma non potevo permettere che scorrazzasse nel nostro Regno
la notte in cui la Regina darà alla luce il figlio di Dagon.