Niente paura

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2005 - edizione 4

La mamma dice sempre che sono troppo grande per avere ancora paura del buio. Ma non è il buio che temo.
Anche stanotte sono a letto con gli occhi spalancati, quando tutto inizia a cambiare: il nero diventa più scuro, ogni traccia di luce si spegne e i contorni delle cose svaniscono.
Mi ritrovo altrove, immerso nell’oscurità.
Chissà chi di loro verrà stanotte. Spero non l’uomo nero.
Rumore di passi alle mie spalle. Mi volto, ma il suono sembra girare con me. Proviene ancora da dietro. Si avvicina.
Trattengo il respiro e stringo i denti. Qualcosa di gelido mi passa accanto, sfiorandomi un braccio. Non lui, ti prego.
“Benvenuto” sussurra l’uomo nero, un’ombra nell’oscurità. “Non devi avere paura, non stanotte. Noi ti aspettavamo.”
Intorno a me compaiono il mostro con le chele, la bambina senza occhi e tutti gli altri.

“Ormai sei abbastanza grande perché io ti parli del patto” continua. “Se lo accetti, non tormenteremo più i tuoi sogni; in cambio, saremo liberi di accedere alla realtà. Dimenticherai questo discorso, quindi non potrai riconoscerci, concretizzati negli incubi del mondo, nascosti dietro ogni tuo timore. Se rifiuti, tutto rimarrà invariato. Ogni anno ti rifaremo la stessa proposta, finché, prima o poi, accetterai. Ora decidi.”
Penso alla mamma, quando piange guardando le foto di papà. Penso a com’è triste perché odia il proprio lavoro. Penso alla sua rabbia, quando mi spiega quanto sia ingiusto il mondo, quanto crudele possa essere l’uomo.
“R-rifiuto.”
Ci sono sempre le coperte sotto cui nascondersi e almeno al mattino ci si sveglia.
“Come vuoi” sibila, stringendomi in un abbraccio di tenebra.
Mi alzo a sedere urlando. La mamma mi sta accarezzando e sorride, ma vedo che è stanca, non soltanto per il sonno interrotto.
La abbraccio forte, tenendola stretta.
“Non avere paura” le dico.

Davide Raco

Sono nato nel 1978 e da qualche anno vivo a Milano, dove sto per laurearmi in Ingegneria Meccanica. Tra le altre cose adoro leggere e scrivere, in particolare fantascienza. Da qualche anno sono moderatore del gruppo Sf-Academy www.fantascienza.net/sfacademy. Purtroppo riesco a scrivere molto meno (e molto meno bene) di quanto vorrei. Cerco comunque di migliorarmi sempre, consapevole di avere ancora molto da imparare e che ci sono mille mondi nella mia mente che aspettano impazienti di essere raccontati.